Oltre alla vicinanza della Casa Bianca per il disastro che ha colpito l’Emilia Romagna, quel gesto del presidente Usa porta con sé alcune certezze geopolitiche (in attesa della visita a Washington del premier)
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Dal G7 al Kazakistan (tappa solo rimandata). L'Asia Centrale nell'agenda Meloni
Anche se rimandato, l’incontro tra il premier e il presidente kazako Tokayev previsto per domenica, conferma tutto l’interesse italiano per un’area delicatissima. Mosca non è più il riferimento principale per Astana, da cui giungono in Europa le esportazioni di petrolio come alternativa al greggio russo colpito dalle sanzioni. L’Italia è il primo partner commerciale in Europa, sotto l’ombrello dell’European Union-Kazakhstan Enhanced Partnership and Cooperation Agreement
Il patto Meloni-Kishida parte dai semiconduttori e vuole arrivare lontano
Il bilaterale del presidente del Consiglio con l’omologo giapponese, in occasione del G7, conferma la densità delle relazioni nippo-italiane: Roma avrà la presidenza del G7 il prossimo anno e all’orizzonte c’è l’accordo sul caccia di ultima generazione
Ucraina, armi e geopolitica. Lo scatto in avanti di Berlino secondo Pelanda
“La mediazione vaticana? Per un conflitto di questo tipo la soluzione passa solo dalle pressioni Usa da effettuare sulla Cina e sulla Russia. Gli aiuti a Kiev? La notizia è nel potenziamento da parte della Germania. L’Italia nell’Indo-Pacifico? In questa agenda si inserisce bene Roma, che già è entrata molto più pesantemente di quanto riportato sulla stampa”. Intervista all’economista e accademico Carlo Pelanda
Giorgia e Volodymyr, parola d'ordine “ricostruzione”
Il condizionale è d’obbligo per un incontro che non è stato ancora annunciato ufficialmente da nessuno. Ma nel caso in cui si concretizzasse, ecco quale sarebbe il principale argomento di discussione e con quale strategia complessiva alle spalle, che vede l’Italia impegnata in primissima fila
Perché un accordo Ppe-Ecr fa paura a Macron. Parla Fidanza (FdI)
“Un accordo strutturato Ppe-Ecr, se raggiungesse numeri sufficienti indebolirebbe per primo proprio Macron, che già teme una forte riduzione della propria pattuglia europea nel 2024. Se a questo sommiamo l’attivismo del governo Meloni in Africa, ecco spiegato perché sono così nervosi”. Conversazione con Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia
Meloni a Praga e l'ampio orizzonte euro-balcanico
A Praga per continuare il doppio binario Ue e conservatori. Con Fiala c’è la comunanza a Bruxelles oggi, ma soprattutto per il progetto di domani: avanzare un’idea concreta per la governance del dopo Merkel. L’eurodeputato di FdI, Nicola Procaccini, a Formiche.net: “C’è un terrore, ormai sempre più evidente, rispetto al successo di Giorgia Meloni. La considero come il capotreno di questo convoglio europeo di centrodestra”
Riformare i trattati, solo così l'Ue avrà vita lunga (e nuova). Parla Mauro
Intervista all’esponente popolare, già vicepresidente del Parlamento di Bruxelles, in occasione della giornata dell’Europa: “La nostra fortuna? Si chiama Ue, ci ha evitato una guerra per 80 anni: e non è poco, di questi tempi. Nella testa di troppi a sinistra vedo l’Unione europea somigliare a una sorta di Unione delle Repubbliche socialiste europee di cui onestamente non sentiamo il bisogno”
Energia, difesa e non solo. Cosa lega Roma, Tel Aviv e Atene
Il dialogo tra le sponde occidentali, centrali e orientali del Mediterraneo è utile anche a strutturare percorsi comuni tarati sulle emergenze date dalla contingenza, come la guerra in Ucraina, il ruolo della Nato e dell’Ue
Meloni può essere la nuova Merkel, mentre Macron... Parla Rotondi
Il parlamentare centrista: “Macron? Come un sindaco (calante) al secondo mandato. Il peso specifico dell’Italia può aumentare esponenzialmente e il dialogo Ecr-Ppe inquieta le socialdemocrazie europee. L’Ue? Non ha controbattuto davvero alle politiche cinesi”