Il presidente americano ha dato il via libera alle sue aziende per riprendere l’export di chip in Cina. Ma devono versare una quota dei ricavi al governo americano. Le stime prevedono che Washington incasserà oltre 2 miliardi di dollari, ma gli analisti avvertono che la decisione può aprire un precedente che mette in pericolo la sicurezza nazionale
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La Cina chiama a rapporto Nvidia. Nuova escalation all'orizzonte?
Il colosso americano dovrà probabilmente rispondere del fatto che nei suoi semiconduttori H20 sono presenti tecnologie di geolocalizzazione e di disattivazione da remoto. Proprio il mese scorso Donald Trump aveva concesso il via libera alla ripresa delle spedizioni, convinto dal ceo Jansen Huang. Da vedere come questa mossa impatterà nelle relazioni tra le due sponde del Pacifico
Il record di Nvidia non arriva per caso. Aresu spiega perché
Il colosso dei semiconduttori guidato da Jensen Huang ha toccato quota 4.000 miliardi di capitalizzazione, diventando la prima compagnia a raggiungere questo traguardo. Ci è riuscita grazie all’accelerazione sull’intelligenza artificiale, con le Big Tech che si riforniscono dei suoi servizi per rimanere competitivi. E il futuro appare sempre più promettente
Come il Regno Unito è diventato il nuovo centro dell'IA
Dopo Nvidia, anche Amazon decide di investire Oltremanica: pronti 40 miliardi di sterline nel prossimo triennio. La conferma di come il Paese sia diventato un vero e proprio hotspot tecnologico, a cui guardano con interesse sempre più aziende. Molto deriva dal lavoro dell’attuale governo laburista, che segue però la strada indicata da quello precedente di stampo conservatore
Verso l’IA sovrana. Ecco come l’Europa si muove con Nvidia
Nvidia sta accelerando la sua espansione in Europa, consolidando accordi strategici con la francese Mistral AI e la tedesca Telekom, alludendo al concetto di “AI sovrana” che promuove dal 2023. Non mancano però le sfide per il Vecchio continente
Taipei rafforza il controllo sulle esportazioni di chip. Huawei e Smic nella lista nera
Taiwan inserisce Huawei e Smic nella sua lista nera, imponendo severe licenze per ogni esportazione di chip verso le due aziende cinesi. La misura, allineata alle restrizioni americane, ha lo scopo di proteggere le tecnologie sensibili e frenare l’ambizione cinese nel settore dei semiconduttori, in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche nello Stretto di Taiwan
Fuoco incrociato Usa-Cina sui chip IA. Verso un grande accordo?
Gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni sui chip avanzati per l’IA cinese, scatenando l’accusa di “bullismo protezionista” da parte di Pechino e minacce di ritorsioni legali. A patirne maggiormente sono le economie “di mezzo” come l’Italia, dipendenti sia dalle forniture americane sia dal mercato cinese, che potrebbero trovare una via d’uscita solo in un vasto accordo strategico tra le due superpotenze
Nvidia declassa i suoi H20 per esportarli in Cina. Aggirando i limiti di Trump
L’amministrazione americana aveva imposto al colosso della tecnologia delle restrizioni ai suoi semiconduttori più potenti, che Pechino ha acquistato massicciamente. Con un downgrade però dovrebbero comunque arrivare nella terra del Dragone. Su cui bisogna mantenere alta l’attenzione ma, come ha sottolineato il ceo Jensen Huang, non si può abbandonare del tutto
Dietro le quinte di Huawei. Il progetto top secret dei chip a 7 nanometri
Il colosso ha avviato la costruzione di tre siti produttivi di semiconduttori nel distretto di Guanlan a Shenzhen, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza cinese da tecnologie straniere. L’iniziativa fa parte di uno sforzo più ampio, accelerato dalle sanzioni statunitensi del 2019, volto a creare una filiera nazionale completa dai wafer all’intelligenza artificiale. Ma gli esperti del settore restano cauti per la mancanza di esperienza diretta in produzione su larga scala
Per vincere la corsa all'IA, serve energia. Ecco come le aziende Usa si stanno muovendo
Le ultime a unirsi all’AI Infrastructure Partnership, il fondo che intende sviluppare nuovi data center e realizzare infrastrutture energetiche, sono Nvidia e xAI. Non è l’unico progetto in questo senso, ma l’ennesima conseguenza del piano Stargate lanciato dalla Casa Bianca