Kazan, Ligovsky Prospect e NS Century, tutte di proprietà di società registrate negli Emirati Arabi Uniti, commerciavano petrolio oltre il limite dei 60 dollari al barile. L’amministrazione Biden ribadisce l’impegno per tagliare le fonti di profitto del Cremlino e mantenere stabile il mercato
price cap
Sanzioni, anticorruzione e le mosse Usa secondo il sottosegretario Fernandez
Formiche.net ha partecipato questa mattina a una tavola rotonda virtuale con il sottosegretario per la Crescita economica al dipartimento di Stato americano. Davanti alla “sfida ai nostri valori” posta dalla Russia, il sostegno all’Ucraina è “incrollabile” e continuerà “fino a quando sarà necessario” per assicurare la sovranità e la ricostruzione del Paese
Sanzioni e price cap possono colpire 150 miliardi di ricavi russi
I dubbi sul funzionamento del tetto al prezzo del petrolio imposto dall’Occidente sono stati diffusi urbi et orbi. Gli scettici si sono sbagliati di grosso. L’analisi di Timothy Ash (RBC/Chatham House) per Cepa
Le sanzioni sul petrolio russo funzionano. Ecco perché
La Federazione Russa perde circa 170 milioni di dollari al giorno a causa dell’effetto combinato delle sanzioni occidentali. Il risultato principale del price cap sul greggio è quello di avere istituzionalizzato gli sconti di Mosca che deve vendere il greggio a metà prezzo rispetto al Brent. Un trend che proseguirà nel 2023 e potrebbe mettere in crisi lo sforzo bellico in Ucraina
Greggio, prezzi in picchiata nonostante il price cap. Durerà?
All’indomani del tetto al prezzo del greggio russo, il taglio di produzione Opec+ e le interruzioni lungo le catene di produzione, l’indice Brent ha segnato il minimo del 2022. Ecco i motivi per cui sta calando (e cosa potrebbe farlo risalire)
Perché la "flotta ombra" non basterà alla Russia
La Russia ha imparato dall’Iran e dalla Corea del Nord come aggirare le sanzioni, spiega Daniel (Windward). Ma le 100 navi sono vecchie e non soddisfano nemmeno la metà delle esportazioni di petrolio, fondamentale per l’economia del Paese in guerra
La sorte del petrolio (russo e non) tra price cap e Opec+
L’entrata in vigore del tetto al prezzo del greggio russo sta già colpendo i proventi del Cremlino. Ma mentre la Russia pensa alle contromisure, il cartello di produttori petroliferi sceglie la linea attendista di fronte alle vecchie e nuove incertezze sul mercato. La previsione di Staunovo (Ubs)
Luci e ombre del price cap sul petrolio russo. Il punto di Bellodi
Domani scatta l’embargo. Ue e G7 hanno trovato un accordo fissando il tetto a 60 dollari al barile. Ma la mossa rischia di essere “too little too late”. L’analisi di Leonardo Bellodi
Accordo Ue sul price cap al greggio russo. E ora? Risponde Torlizzi
L’esperto del settore spiega che il tetto a 60 dollari “è stato deciso proprio per non creare shock sul mercato e per danneggiare lentamente Mosca. Bisogna ora vedere però le reazioni di Putin e dell’Opec”
Un price cap al petrolio russo a 35 dollari. Kyiv in pressing sull’Ue
I 27 stanno discutendo e sembrano vicini all’intesa sui 60 dollari. C’è poco tempo: l’embargo scatta lunedì. Il gruppo internazionale di esperti Yermak-McFaul sostiene che a 35 si ridurrebbero i proventi delle esportazioni russe mettendo immediatamente il Paese sotto forte pressione finanziaria