Progetto Internazionale 39 srl, che prima gestiva pizzerie, è stata sciolta dopo che è stata respinta l’istanza per l’assegnazione della piattaforma logistica dello scalo pugliese. Secondo La Verità è la conferma che era soltanto un veicolo per una società di scopo con altri soci
Progetto Internazionale 39
Porto di Taranto, salta la concessione alla società del delegato di Pechino
L’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio ha rigettato la richiesta per la concessione della piattaforma logistica presentata da Progetto Internazionale 39, il cui 34% è detenuto da Sergio Gao Shuai
Taranto e Grottaglie. Le ragioni (cinesi) della visita diplomatica Usa
La console Tracy Roberts-Pounds è stata al porto, ha incontrato il commissario della Zes e il presidente di Aeroporti di Puglia per rilanciare il business e i legami. Ecco tutte le mire di Pechino sull’area
La Cina vuole sbarcare a Taranto. Ecco cosa può fare il Golden power
Serve usare “molta cautela” nei rapporti con Pechino e non tentennare sull’esercizio dei poteri speciali per proteggere il futuro della piattaforma logistica dello scalo pugliese e la sicurezza nazionale. Lo scrive Vegas, ex presidente della Consob
M5S verso i Verdi Ue? Grillo fa incagliare la nave di Conte nel porto di Taranto
Le richieste del fondatore di “aprire” lo scalo alla Cina si scontrano con i tentativi del partito di trovare casa a Strasburgo. L’eurodeputato tedesco Bütikofer twitta ribandendo implicitamente il suo no all’ingresso dei pentastellati nel gruppo ambientalista
Grillo chiama Pechino. Tutte le mire cinesi sul porto di Taranto
Il fondatore del M5S ha chiesto ai deputati di “aprire” lo scalo pugliese (sensibile per le attività Nato) “ai grandi mercantili” che arrivano da Est per renderlo uno snodo della Via della Seta marittima. Il governo, tramite il viceministro Rixi, dice no. Il futuro della piattaforma logistica e un nuovo bando green… L’ipotesi Golden power
Le mani di una società italo-cinese sulla piattaforma del porto di Taranto
L’area di 132.171 metri quadrati va alla Progetto Internazionale 39, il cui 34% è diviso tra un delegato del governo di Pechino in Italia e la sua associazione. “Gli investitori saranno altri e sono italiani”, dice l’Autorità. Ma chi? In passato lo scalo, fondamentale per la Nato e d’interesse per la Via della Seta, era finito nel mirino di Cosco