Si scorgono le nuove dinamiche geopolitiche che toccano quella striscia di mare e interessi che va da Gibilterra al Bosforo. Di questo si parla quando si assiste alla nuova scomposizione libica, dove Erdogan ancora una volta progetta una mossa che sa di jolly
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Guerra senza soldati. Così funziona la cognitive warfare di Mosca
Il nuovo report dell’Institute for the Study of War analizza, su un triplice livello storico, tattico ed operativo, le modalità di conduzione e gli obiettivi della cognitive warfare russa. Ecco come e perché opera
Come cambia il dossier Ucraina, con Trump, Putin, Meloni ed Erdogan. L'analisi di Checchia
Conversazione con l’esperto diplomatico, già ambasciatore in Libano, presso la Nato, Vice- Direttore dell’Unità Russia e Paesi dell’area ex-sovietica alla Direzione Generale Affari Politici e Consigliere di vari ministri: “Il Nord Stream 2 nella partita diplomatica? In questo momento così fluido e confuso non mi sentirei di escludere che i giudici che hanno preso questa delibera abbiano fatto anche dei ragionamenti politici. L’Italia di Meloni sempre centrale, come hub di pace”
Trump vuole un accordo con Putin anche senza l'Ucraina. Tocci racconta come
“Un accordo con la Russia che prescinde dall’Ucraina necessariamente deve passare attraverso una colpa di Kyiv per un mancato accordo. Ciò porta ai sette punti, perché è evidente che queste condizioni sono state disegnate per “obbligare” l’Ucraina a dire di no”. Conversazione con la direttrice dell’Istituto Affari Internazionali
Bene le politiche di Trump. I nostri modelli in Ue? Meloni sulla buona strada. Parla Marion Maréchal
Intervista all’eurodeputata Marion Maréchal, già volto del Front national, fondatrice del nuovo movimento politico, Identité-Libertés: “Le politiche di Trump sono in linea con ciò che speriamo di ottenere in Francia. E per fortuna abbiamo anche i nostri modelli in Europa: l’Italia con Giorgia Meloni è già sulla buona strada con notevole successo. Rafforziamo le nostre capacità di difesa nazionali, investiamo di più in questo settore e togliamolo dal calcolo del 3% del deficit, diamo priorità agli acquisti militari-industriali europei”
Cosa c'è oltre l'attacco russo al Quirinale. Le risposte di Calovini e Nevi
Le reazioni nella maggioranza alle accuse russe contro il Colle. Calovini: “Italia sempre al fianco di Kyiv, per questo è colpita”. Nevi: “Mosca ha bisogno anche di un nuovo nemico, nel tentativo di dividere l’Europa dagli Stati Uniti, noi non dobbiamo cadere in questa trappola”. Ma cosa c’è oltre l’attacco di Zakharova? Chi ha interesse a dividere l’Europa dagli Stati Uniti proprio in questo momento storico?
Cosa può fare l'Unione europea per Kyiv. Risponde Mauro
L’Europa, spiega il già ministro della Difesa Mario Mauro a Formiche.net, “rischia di essere un vaso di coccio in mezzo ai vasi di ferro. Per ripensare questa postura occorre un passo avanti, ma significativo, delle classi dirigenti europee. Forse era questo il tema sotteso alla riunione di Parigi”. E attenzione alle elezioni tedesche del prossimo 23 febbraio…
Usa e Ue parleranno sempre la stessa lingua. Pelanda sul vertice di Parigi
“Il vertice di Parigi? Direi che è un po’ strumentale questa reazione francese che tenta sempre di cogliere l’opportunità per ergersi a numero uno di un’autonomia europea e non troppo dipendente dagli Stati Uniti. L’America vuole tornare a essere impero, costringendo Russia e Cina a diventare da potere globale a potere regionale”. Conversazione con l’analista e docente universitario, Carlo Pelanda
Hegseth e poi Vance, inizia il dialogo tra Usa e Ue su Nato e Ucraina
Il segretario alla Difesa americano precederà il vicepresidente nella prima visita in Ue. A Bruxelles siederanno assieme circa 50 Paesi che sostengono la difesa dell’Ucraina e che ascolteranno le parole del segretario (atteso da un bilaterale con Crosetto) nell’ottica di potenziali cambiamenti da parte della politica americana. Sul tavolo anche il tema delle spese dei singoli Paesi della Nato
Così Erdogan punta a mediare sul tavolo ucraino (con l'aiuto di Trump?)
Cosa può cambiare oggi rispetto, ad esempio, alla crisi del grano quando Erdogan provò a incunearsi nell’affare bellico e commerciale sia per favorire lo sblocco delle navi, sia per assumere una posizione di primo piano dinanzi alla comunità internazionale che osserva il conflitto? Tre elementi su tutti. Ecco quali
















