Con le restrizioni sui metalli, Pechino è passata al contrattacco. Dovesse espanderle, le industrie occidentali sono a rischio. Ora serve guardare a come cambieranno le tecnologie, e dove si trovano i materiali, per contrastare la presa cinese sulle supply chain. E la soluzione, spiega Teo Lombardo (Liberi Oltre), passa dall’affiancare i Paesi terzi nello sviluppare la loro capacità di raffinazione
raffinazione
Patto tra Roma, Berlino e Parigi sui materiali critici. Tutti i dettagli
I ministri Habeck, Le Maire e Urso hanno promesso di espandere la cooperazione nei settori dell’estrazione, della raffinazione e del riciclaggio. Così le tre maggiori economie dell’Ue cercano di guidare gli sforzi del blocco per rafforzare le catene di approvvigionamento e ridurre il rischio cinese
Parola d’ordine reshoring. Così Berlino riapre le miniere
Si parte dai giacimenti di fluorite e litio per assicurarsi i materiali per le batterie per auto elettriche. E la spinta a riattivare estrazione e raffinazione è dettata da considerazioni strategiche, per non lasciare l’economia tedesca alla mercé della Cina. Anche al netto dell’amore tra Scholz e Xi
All’Italia serve un piano minerario nazionale. La mappa di Torlizzi
La transizione ecologica e la sicurezza nazionale passano dall’approvvigionamento delle materie prime. Per l’Europa e l’Italia è il momento di ricominciare ad estrarle, raffinarle e rinforzare la propria posizione nel settore, anche attraverso collaborazioni internazionali. Nel nuovo policy paper del Luiss Policy Observatory, l’esperto di commodities e consigliere del ministro della difesa delinea la strada
Verdi e strategiche. Ecco il piano della Commissione per le industrie europee
Con il Net Zero Industry Act e il Critical Raw Materials Act, Bruxelles ha proposto una strategia per portare avanti la transizione, proteggendo la competitività dei produttori europei e rafforzando l’approvvigionamento di materie prime critiche – in sincronia con gli Usa – per sottrarsi al predominio della Cina