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Nuova crisi? Occhio alle tecniche di reflazione e alla Bce

Occhio Gente, occhio, una nuova crisi si intravvede. Le cause? Beh, esattamente le stesse che avevano generata quella appena prima e quella ancora prima: la sovraccapacità produttiva e/o l'insufficienza della domanda che rendono anelastico il meccanismo dello scambio tra offerta e domanda. Manomesso il dispositivo che trasforma il valore in ricchezza, vengono compressi i margini di guadagno delle imprese. Collaudate…

Draghi, il virtuoso del vecchio vizio

L'output UE, quel potenziale di crescita della zona euro, sembra risalito rispetto ai minimi toccati durante la crisi finanziaria di dieci anni fa, non andando però oltre i valori precedenti la crisi. Che dire: tutte 'ste politiche monetarie hanno fatto più o meno il minimo sindacale. Sic! Gira in giro pure un report: riferisce come il piano di acquisti di…

La reflazione e il consumatore usa e getta

L’America di Trump sembra sempre più determinata a fare leva sulla condizione di importatore netto in cui si trovano gli Usa, usando il vasto mercato interno americano come una potente arma negoziale. The Donald rilancia nell'escalation del conflitto sul commercio internazionale, con un ordine nel corso della notte, di imporre nuovi dazi per ulteriori 200 miliardi di dollari - il…

Dall'Ilva a Fca.... trallallero, trallallà!

Tante vertenze aziendali aperte mostrano come la crisi economica, dopo 11 anni, stia pesantemente lasciando segni sul tessuto produttivo nazionale. Se s'ha da ragionare sui fatti, ragioniamo d'uno che fa più rumore e genera più dolore degli altri: l'Ilva. Fa acciaio, materia prima, impiegata per fare moltissime merci che poi vanno al mercato a cercar domanda. Prendiamo una filiera produttiva…

Caup meglio del Clup: hurrà!

Nell'economia della produzione viene ritenuto possibile distinguere tra salari nominali e quelli reali. Giust'appunto, i primi sono la quantità di moneta che il lavoratore riceve in un'unità di tempo. I secondi, la quantità di beni e servizi che quel lavoratore può acquistare con il salario ricevuto. Tutto bene quando il denaro guadagnato con il lavoro risulta pari al potere d'acquisto necessario per fare tutta la spesa…

2007/2017, caro Babbo Natale......

Caro Babbo Natale, 10 lunghissimi anni dentro questa maledetta crisi: uffffffa! Già, tu non centri ma, di questi tempi, forse puoi fare qualcosa. Non dirmi pure tu, ti prego, che ne siamo fuori; ennò, questa ripresina ha tutt'al più un respiro congiunturale mentre i problemi di natura strutturale son tutti lì insoluti tanto che, oltre la crescita, cresce di più…

Bisognosi un cacchio!

Per la fame acquisto cibo, per la sete bevo, per il freddo mi abbiglio; con le scarpe scarpino, con la casa mi accaso; per non stare al buio acquisto luce. Per poter avere tutto questo, lavoro. Si è fatto sempre così fino a quel dì di Dicembre. Natale del 1924, a Genova, si riunisce " La Compagnia Phoebus." Un cartello…

Vi racconto l'impatto delle parole della Fed sull'economia

La scorsa settimana ho incontrato i clienti americani sull’East Coast. Pur essendo eterogeneo, il sentimento era prevalentemente prudente. A pesare non vi è solo l’andamento dei mercati, ma anche le questioni politiche. La maggior parte dei clienti con cui ho parlato pensano che Hillary Clinton dovrebbe vincere le elezioni presidenziali, dato il forte consenso di cui gode il Partito democratico…

La crescita si fa con la spesa non con l'inflazione

"Il 2016 non sarà meno foriero di sfide per la BCE. Le prospettive per l’economia mondiale sono circondate da incertezza. Dobbiamo fronteggiare persistenti forze disinflazionistiche". Così dice Mario Draghi, presidente della Bce, nell'introduzione al rapporto annuale 2015 dell'istituto di Francoforte:"Si pongono interrogativi riguardo alla direzione in cui andrà l’Europa e alla sua capacità di tenuta a fronte di nuovi shock.…

Falsi salari e falsi prezzi per un Pil fasullo

Due luoghi comuni dell'economia. Il primo: L'attività manifatturiera giapponese ha visto a marzo una contrazione, al ritmo più rapido di oltre tre anni, con i nuovi ordini per le esportazioni scesi sensibilmente, alimentando i timori che la terza economia mondiale possa scivolare di nuovo in recessione. Il secondo:Nessun limite alla politica monetaria espansiva della Bank of Japan. Lo ha detto…

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