La Polonia alza il livello di sensibilizzazione civile. Varsavia ha diffuso una “Guida alla sicurezza” destinata a tutte le famiglie del Paese, un manuale operativo che fonde difesa nazionale, protezione civile, resistenza digitale e alfabetizzazione informativa
Le guerre ibride rappresentano una forma di conflitto che utilizza la combinazione sinergica di strumenti asimmetrici come la disinformazione, la guerra economica, gli attacchi informatici e l’uso di attori non statali per destabilizzare un avversario, rimanendo al di sotto della soglia del conflitto dichiarato.
All’interno di questo paradigma si colloca la guerra cognitiva, il cui campo di battaglia è la mente umana. Qui l’obiettivo non è tanto distruggere infrastrutture o eserciti, quanto influenzare percezioni, decisioni e comportamenti, sfruttando i meccanismi psicologici e cognitivi della popolazione, dei leader e delle istituzioni, minando il capitale umano delle democrazie liberali.
La vera guerra si combatte nel dominio cognitivo. Il Rusi avverte Londra
Il Royal United Services Institute (Rusi) propone la creazione di una Agenzia nazionale contro la disinformazione, sul modello del National Cyber Security Centre. L’obiettivo? Garantire la resilienza cognitiva del Regno Unito
Mosca mette al bando il Baccalaureato Internazionale e va a scuola a Pechino
Il Cremlino dichiara indesiderabile il Baccalaureato Internazionale, accusato di plasmare i giovani su modelli occidentali. Una stretta che taglia i ponti con le università globali e spinge Mosca verso l’autarchia educativa, rafforzando l’asse accademico con Pechino
In Germania è caccia agli agenti usa e getta. Le istruzioni dell'intelligence
I servizi tedeschi avvertono i cittadini: Mosca recluta online manodopera anonima per sabotaggio e spionaggio a basso costo. Pene severe, focus su infrastrutture critiche e coinvolgimento diretto della società civile. Così Berlino alza il velo sulla guerra ibrida
Da preda a predatore. Così la Polonia studia Mosca
C’è una linea invisibile, ma sempre più tangibile, che oggi segna il nuovo fronte orientale dell’Alleanza Atlantica. Non passa solo tra Kaliningrad e la Bielorussia, ma si snoda nelle agenzie di intelligence di Varsavia e nella loro attività di osservazione e analisi delle attività ostili di Mosca, predisponendo la propria attività di contrasto
Psyops e bias cognitivi. Ecco come funzionano le armi di distrazione di massa
Le democrazie liberali, basate su pluralismo e libertà di espressione, mostrano una vulnerabilità intrinseca: la loro apertura può essere sfruttata da attori ostili per diffondere disinformazione e amplificare divisioni interne. Il nuovo report dello European Centre of Excellence for Countering Hybrid Threats ne spiega le modalità
Guerriglia ibrida e comunicazione strategica. Così Kyiv colpisce Mosca
Dal principio dell’invasione russa in Ucraina, il Direttorato principale dell’Intelligence (Hur) ha condotto tramite Telegram campagne di informazione e comunicazione strategiche non convenzionali, tra guerra cognitiva e intelligence partecipativa. Uno studio dell’International Journal of Intelligence and Counter-intelligence svela come funziona il modello di Kyiv
Guerra senza soldati. Così funziona la cognitive warfare di Mosca
Il nuovo report dell’Institute for the Study of War analizza, su un triplice livello storico, tattico ed operativo, le modalità di conduzione e gli obiettivi della cognitive warfare russa. Ecco come e perché opera















