L’energia è da tempo uno strumento di ricatto dell’aggressore. È fondamentale che anche i paesi europei rifiutino questa dipendenza, diversificando le fonti. La conferenza di Roma è la dimostrazione di come il Paese, con il sostegno dei partner internazionali, stia costruendo non solo il futuro, ma anche la sicurezza energetica dell’intera Europa. Pubblichiamo la riflessione di German Galushchenko, ministro dell’Energia dell’Ucraina, ospitata nell’ultimo numero della rivista Formiche dedicato alla Conferenza Ucr2025
In occasione della quarta edizione della Conferenza per la ripresa dell’Ucraina (Urc 2025), la rivista Formiche dedica la copertina del numero di luglio all’appuntamento co-organizzato a Roma da Italia e Ucraina in continuità con quelli di Lugano, Londra e Berlino.
Tra le firma autorevoli ospitate dalla rivista Formiche, spiccano gli interventi del ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, del primo vice Primo ministro e ministro dell’economia dell’Ucraina Yuliia Svyrydenko, , del ministro dell’Energia German Galushchenko e quello dell’ambasciatore ucraino in Italia Yaroslav Melnyk.
Ricostruire, riformare, rinascere. Il progetto Ucraina della vicepremier Svyrydenko
Pubblichiamo l’intervento di Yulia Svyrydenko, Primo vice Primo ministro e ministro dell’Economia dell’Ucraina ospitata nel numero di luglio della Rivista Formiche. “Nonostante le sfide l’Ucraina non si limita a ricostruire ciò che è andato perduto, ma getta le basi per una trasformazione, rafforzando le istituzioni, accelerando le riforme e creando un’economia resiliente e moderna in linea con i valori europei. La conferenza di Roma punta a raggiungere risultati tangibili con nuovi accordi, investimenti e migliorando il coordinamento tra i soggetti coinvolti. Il Paese ha una strategia chiara, un’agenda riformatrice dinamica e una forte determinazione al successo”
Il futuro dell'Ucraina si disegna a Roma. Le prospettive dell'amb. Melnyk
Ucraina non è solo guerra ma anche una storia di resilienza, dignità e partenariato. Ospitando la conferenza, l’Italia non solo dimostra solidarietà ma assume un nuovo ruolo, quello di moderatore delle partnership, architetto di soluzioni comuni e mediatore tra istituzioni, imprese e società. Roma diventa il luogo in cui l’Ucraina parla non di ciò che ha perso, ma di ciò che è pronta a costruire. E questa costruzione è aperta a chi vede in essa un futuro non solo per il Paese, ma per tutta l’Europa. L’analisi di Yaroslav Melnyk, ambasciatore straordinario e plenipotenziario d’Ucraina in Italia
Asset russi da usare per l'Ucraina? Vantaggi, svantaggi e rischi secondo Giumelli
Il dibattito sull’utilizzo delle risorse congelate è diviso in due fazioni. Da un lato ci sono coloro che sostengono che le ricadute politiche, giuridiche ed economiche della confisca siano maggiori dei benefici che se ne potrebbero trarre. Dall’altro quelli che ritengono corretta la confisca perché la ricostruzione dell’Ucraina dovrebbe gravare soprattutto sulle casse dello Stato che l’ha invasa. Esiste, forse, una terza via, con le risorse congelate come garanzia per prestiti a favore della ricostruzione. L’analisi di Francesco Giumelli, professore di Relazioni internazionali presso l’Università di Groningen
Così l’Italia guida la conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina. Scrive Tajani
In occasione della quarta edizione della Conferenza per la ripresa dell’Ucraina (Urc 2025), pubblichiamo l’intervento di Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, ospitato dalla rivista Formiche nel numero di luglio dedicato all’appuntamento co-organizzato a Roma da Italia e Ucraina