Italia e Stati Uniti ribadiscono il sostegno all’Ucraina per una pace giusta, mentre Roma rafforza la collaborazione transatlantica e avvia iniziative umanitarie e di formazione sanitaria per le vittime della guerra
Trump
Cina e Russia, l'Ue si dia una svegliata. La special relationship tra Italia e Usa secondo Calovini
Il deputato di FdI ha partecipato al ventiquattresimo Forum transatlantico organizzato ogni anno a Washington dall’Assemblea parlamentare Nato e dall’Atlantic Council: “Le mie impressioni sono essenzialmente due: che l’America è pronta e consapevole delle nuove sfide e che l’Italia può recitare un ruolo primario. Oggi con un governo conservatore negli Stati Uniti e un governo conservatore in Italia vi è un orizzonte medio lungo”. I rischi maggiori vengono da Cina e Russia
Che cosa faranno i nuovi ambasciatori Usa in Turchia e Grecia
Le decisioni della Casa Bianca sui nuovi ambasciatori ad Ankara e Atene confermano il metro scelto da Trump: fiducia, amicizia e famiglia. Ma le due rappresentanze dovranno confrontarsi con due scenari sensibili, che mescolano difesa, energia e geopolitica
Meloni? Una fonte di energia. Trump racconta Giorgia al New York Post
“Sono stato molto con lei”, ha detto Trump all’indomani dell’incontro di Parigi, sottolineando che hanno cenato insieme durante il ricevimento dei 60 leader mondiali. “È una vera e propria fonte di energia, te lo dico io. È fantastica”. Un’intervista al New York Post che accresce la considerazione anche personale tra i due e lascia trasparire l’inizio di un ulteriore rafforzamento delle vicinanze anche di pensiero
Meloni porta il Mediterraneo globale in Lapponia. Ecco come
Che cosa implica il dialogo sul quadrante nord-sud? Perché è strategico allearsi e programmare risposte continentali, ma con un occhio alla nuova Casa Bianca? Per rispondere anche a queste domande Meloni parteciperà al vertice a quattro “Nord-Sud” in Lapponia
Meloni è la nuova destra d'Europa. L'analisi della tedesca Faz
Dopo il Wsj, la Faz analizza il percorso strategico della premier italiana, sia alla luce della volontà delle “anatre zoppe” Scholz e Macron di decidere in solitaria e nomine Ue, sia dopo lo scatto italiano che ha portato Fitto alla vicepresidenza esecutiva. “A due anni buoni dall’arrivo al potere a Roma, Giorgia Meloni ha una notevole influenza a Bruxelles e Washington. Riuscirà a farne buon uso?”
A cosa punta la Turchia come componente della Nato
Erdogan riceve Rutte pensando a Trump: il primo meeting di una fase del tutto nuova del Bosforo va letto in filigrana rispetto a due elementi che si intrecciano geopoliticamente, la possibile cooperazione in materia di forniture all’industria della difesa e l’adesione turca alla Brics. Sullo sfondo l’ambizione erdoganiana di essere “ceo del post guerre”
Così Meloni guarda all'America Latina (e non solo). Il G20 secondo Pelanda
“L’Italia sta assumendo una buona posizione, non neutrale e altamente tattica. E, in un momento altamente complesso sullo scacchiere internazionale, si colloca come forza razionale: un’ottima impostazione di politica estera. Si sente un risveglio dell’attenzione sull’America del sud, di conseguenza rivestiranno un ruolo primario le relazioni bilaterali. Ad esempio il fatto che la premier italiana dopo il G20 andrà in visita bilaterale in Argentina rappresenta un elemento di cui tenere conto”. Conversazione con il docente e analista
Tensione nei Balcani. Cosa c'è dietro il riarmo della Serbia
Non c’è solo Ankara tra i massimi sostenitori di Vucic, ma probabilmente anche la nuova amministrazione americana di Donald Trump con cui il presidente serbo si è preoccupato negli anni di mantenere un costante rapporto, fatto di mediatori in loco e di relazioni. Tra questi spicca l’ex inviato di Trump per il dialogo Serbia-Kosovo, Richard Grenell, diplomatico, al momento in attesa di un incarico che, già in occasione della convention repubblicana di Milwaukee aveva messo l’accento sull’importanza di una buona cooperazione tra Stati Uniti e Serbia
Qualcuno ha il timore che Meloni scali posizioni. Parla Pombeni
Paolo Pombeni, professore emerito all’università di Bologna e direttore della rivista il Mulino, partendo dal veto di socialisti e verdi alla nomina di Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva della Commissione Europea, ragiona sugli errori commessi anche dal Pd contro un candidato italiano e sull’impasse che potrebbe riversarsi sul governo dell’Ue