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Intesa di ferro Potus-Meloni. Così l'Italia torna protagonista

La visita alla Casa Bianca del presidente del Consiglio conferma in toto aspettative e auspici. Ucraina, Cina, ambiente, difesa: i rapporti tra Italia e Stati Uniti restano ”forti” e “indissolubili”, al di là dei “colori politici” dei governi che guidano i due alleati storici

Roma player globale. Il vertice Biden-Meloni visto da Pelanda

“Le conferenze sulle migrazioni, sull’Ucraina, sui Balcani sono la prova che l’Italia ha capacità di aggregare costa nord e costa sud. L’incontro di oggi? Fa iniziare un processo di convergenze, ma non lo esaurisce”. Conversazione con l’esperto analista e accademico Carlo Pelanda

La scommessa di Meloni negli Usa? Più attenzione al Mediterraneo. Parla Pomicino

“Sul piano internazionale la premier sta dando il meglio di sé, anche nel presentare dinanzi all’Ue il ventaglio dei singoli problemi. Oggi la politica perseguita dal governo è quella di provare a fare un ragionamento con i Paesi del Nord Africa che metta insieme la sicurezza dell’Europa, i flussi regolati e lo sviluppo, tre elementi che si tengono insieme e diventano quindi un progetto politico di grande qualità”. Intervista con l’ex ministro democristiano Paolo Cirino Pomicino

Perché il voto in Spagna non cambia nulla per i programmi di Meloni. Parla Mauro

“Il tentativo di dialogo tra Weber e Meloni resta la novità politica nel quadro europeo. Le ricette economiche di Sanchez? Sbagliate, per questa ragione ha basato la sua campagna elettorale solo sull’anti-Vox. Un governo di larghe intese? Sono scettico, perché nel Psoe c’è un atteggiamento di chiusura totale verso le proposte del Pp”. Conversazione con Mario Mauro, ex ministro della Difesa ed esponente popolare

Nagorno Karabah, chi esulta per il flop della mediazione europea?

Le parole di Pashinyan (“Finché un trattato di pace non è stato firmato e tale trattato non è stato ratificato dai parlamenti dei due Paesi, ovviamente, è molto probabile una nuova guerra”) sembrano il preludio ad una nuova stagione di tensioni, con i player esterni pronti ad approfittarne

Non solo Ue, anche il Golfo punta il gas nel Mediterraneo orientale. Mosse e alleanze

BP e la compagnia petrolifera nazionale dell’Azerbaijan Socar hanno partecipato per la prima volta a un round di licenze israeliane per l’esplorazione di gas naturale, l’ultimo segno di un crescente interesse internazionale nel bacino dove, oltre all’energia, c’è in ballo una fetta contistente di influenze ed equilibri. Adnoc sale al 50% di NewMed

Così Israele, Cipro, Grecia sfidano lo stallo sull'EastMed

I giacimenti copiosi presenti nel Mediterraneo orientale, è la tesi dei tre Paesi, non possono subire uno stallo infrastrutturale viste le complicazioni politiche sull’EastMed che hanno portato Israele e Cipro ad annunciare un mini gasdotto di 300 chilometri. Ne va della stabilità energetica e geopolitica dell’Europa intera. Netanyahu lo ha compreso e si fa capofila di uno scatto di reni con Mitsotakis e Christodoulides

L'Ue punta sul Sudamerica. Lunedì un vertice cruciale tra ambiente e affari

La guerra in Ucraina potrebbe essere il pomo della discordia del vertice tra l’Ue e la Comunità degli Stati latinoamericani e caraibici (Celac) che inizierà lunedì a Bruxelles. Ma la strategia europea punta a bloccare l’invasività di Pechino attraverso un più robusto dialogo con il Sudamerica. La questione di un accordo di libero scambio con il Mercosur e della fornitura di litio per la transizione digitale

Ucraina e Indo Pacifico. Le scelte giuste della Nato secondo Calovini

Di Giangiacomo Calovini

L’intervento del parlamentare di FdI, membro della delegazione parlamentare italiana presso l’assemblea parlamentare della Nato: “La presenza al vertice di Australia, Nuova Zelanda, Giappone e Corea del Sud offre la risposta geopolitica alle nuove sfide che da quelle latitudini si stanno manifestando. L’indo Pacifico è uno scenario di politica internazionale di primo piano che non può essere più tenuto in disparte”

Il filo che unisce Vilnius al Mediterraneo, e si estende fino al Sudan

All’indomani del vertice e delle parole di Giorgia Meloni, ecco una ricognizione sui dossier maggiormente significativi alla base dell’interesse verso il fianco sud, oltre che quello orientale. Libia, Tunisia, Africa centrale, Libano, Egitto dimostrano che il mondo è sempre più interconnesso e che il mare nostrum è un quadrante su cui si riflettono le conseguenze del conflitto ucraino (tra cui il sesto dominio)

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