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Mediterraneo orientale

Mediterraneo ed energia. Le strategie tra sicurezza, sviluppo e transizione

Alla conferenza della Nato Defense College Foundation, una serie di relatori esperti ha esplorato la convergenza tra energia e sicurezza nel bacino mediterraneo (cornice naturale della proiezione italiana) concentrandosi sui giacimenti di idrocarburi e gli impatti di cambiamento climatico e transizione, passando per i delicati equilibri politici, le opportunità di cooperazione nel Mediterraneo orientale e come integrare i mercati energetici per favorire lo sviluppo

Per von der Leyen un sano realismo verso Pechino. Parla Meacci (Csds)

All’Europa serve essere “più coraggiosa” nei confronti della Cina, “più repressiva in patria e più assertiva all’estero”, ha spiegato oggi la presidente della Commissione prima della visita con Macron. Sull’Ucraina, che per Bruxelles è un fattore determinante per le relazioni future, le due parti sono distanti, afferma Ludovica Meacci, ricercatrice presso il Centre for Security, Diplomacy and Strategy della Brussels School of Governance, a Formiche.net

Giappone Usa

Accordo Usa-Giappone sull’auto elettrica, in chiave Ira. Un’anteprima per l’Ue?

La cooperazione tra Washington e Tokyo passa dalla supply chain dei materiali critici: il nuovo patto impedisce a entrambi di imporre dazi bilaterali sull’esportazione. Così i Paesi puntano a proteggere le rispettive industrie dalle mosse di Pechino. Ecco cosa significa per l’Europa

Meloni Consiglio europeo

Nel nome della neutralità tecnologica. Le mosse di Meloni in Ue

Alla riunione del Consiglio europeo, la sorte dell’auto è stata al centro del dibattito. Il dossier, ancora in stallo, si intreccia con l’esposizione alla Cina, la designazione delle tecnologie verdi e persino la pressione migratoria. E Roma si afferma come attore di peso nel triangolo con Berlino e Parigi

Vannia Gava

La possibilità di una rinascita nucleare italiana. Intervista a Gava (Mase)

Di Federico Di Bisceglie e Otto Lanzavecchia

Il nucleare gioca un ruolo sempre più importante per la decarbonizzazione, garantendo energia costante e pulita. E l’Italia, che conserva il suo patrimonio di conoscenza, può e deve riconsiderare questa tecnologia strategica. Conversazione con il viceministro all’Ambiente e alla sicurezza energetica all’indomani della presentazione del Net Zero Industry Act e del Critical Raw Materials Act

Verdi e strategiche. Ecco il piano della Commissione per le industrie europee

Con il Net Zero Industry Act e il Critical Raw Materials Act, Bruxelles ha proposto una strategia per portare avanti la transizione, proteggendo la competitività dei produttori europei e rafforzando l’approvvigionamento di materie prime critiche – in sincronia con gli Usa – per sottrarsi al predominio della Cina

Valzer diplomatico tra Roma e Bruxelles. Ecco tutti i nomi

Il governo Meloni ha nominato Vincenzo Celeste nuovo rappresentante permanente presso l’Ue. Nicola Verola prenderà il suo posto come direttore generale per l’Europa e la politica commerciale internazionale alla Farnesina. La scorsa settimana Andrea Orizio ha assunto le sue funzioni al Comitato politico e di sicurezza

Von der Leyen Biden

Incontro Biden-von der Leyen, cosa aspettarsi tra Ira e Cina

Si avvicina la risoluzione dello screzio transatlantico sull’Inflation Reduction Act, nel nome dell’unità (anche industriale) del fronte democratico. È probabile un’intesa nel campo delle materie prime per poter estendere i sussidi americani alle industrie europee. In cambio Bruxelles opta per un approccio a Pechino più vicino a quello di Washington

Rinnovabili

Corsa alle tecnologie verdi. Così l’Ue (con gli Usa) punta a rilanciare l’industria

È in arrivo la proposta della Commissione per far competere le industrie europee strategiche per la transizione ecologica e digitale, che dovrebbe dare risposte alle aziende in attesa. Al Net Zero Industry Act Bruxelles vuole affiancare un piano per i materiali critici, dove la sponda con gli alleati sarà imperativa per far fronte al dominio cinese

Quale ruolo per l’Ue in Ucraina tra guerra e ricostruzione? Risponde Dagnino (Lumsa)

Di Giovanni Battista Dagnino

Il lancio di un Fondo monetario sovrano europeo potrebbe rivelarsi vitale in coordinamento con gli interventi finanziari da parte della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e della Banca mondiale. L’intervento di Giovanni Battista Dagnino, ordinario di Economia e gestione delle imprese, presidente del corso di laurea magistrale in Economia e Management all’Università Lumsa Palermo

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