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Scontro tra giganti. L’Australia sfida la Silicon Valley che chiama in causa Trump

Le aziende tecnologiche americane, rappresentate dalla CCIA, hanno avviato una campagna di lobbying presso l’amministrazione Trump per contrastare le nuove normative australiane sui media digitali. Al centro della disputa c’è il meccanismo News Bargaining Incentive e le proposte di quote sui contenuti locali per gli streaming

Situazione sbilanciata. Ecco come Musk interviene sul trattamento di X in Cina

La nuova amministrazione americana è pronta a rivedere il bando su TikTok, ma il tycoon vorrebbe che Pechino lasciasse operare liberamente la sua piattaforma. Un raro monito che sembra essere piuttosto la precondizione per svolgere il ruolo di mediatore tra le due superpotenze

La Sec fa causa a Musk, ma non ci crede nemmeno lei. Tutti i motivi

Nel mirino c’è l’acquisizione dell’ex Twitter, avvenuta nell’aprile del 2022 per 44 miliardi di dollari. Il tycoon non avrebbe comunicato in tempo l’operazione iniziale con cui ha rilevato il 5% delle azioni, risparmiando 150 milioni di dollari. Ma è una citazione in giudizio destinata a fallire nel giro di pochi giorni. Per un motivo: il ritorno di Donald Trump

Conti russa. E il Cremlino continua a usare le gang ransomware

Dopo X, la campagna russa “Matryoshka” sbarca su Bluesky

La campagna “Russian Doll” è anche sulla piattaforma diventata rifugio di chi ha lasciato l’ex Twitter con l’avvento di Musk. Con bot e intelligenza artificiale, vengono diffusi post pro Mosca e anti Kyiv

La tossicità della polarizzazione online è universale. Parla Quattrociocchi (Sapienza)

Un’analisi condotta in nove Paesi, tra cui l’Italia, rivela che le dinamiche politiche su X (già Twitter) sono strutturalmente polarizzate. Walter Quattrociocchi, coautore dello studio, spiega come la tossicità nelle interazioni tra opposti e la struttura comune delle reti politiche riflettano modelli universali. Strategia e consapevolezza possono mitigare questi effetti

Trump-Musk X

Com'è andata la conversazione su X tra Trump e Musk

La discussione tra i due tycoon, che ora vanno d’amore e d’accordo, è cominciata con quaranta minuti di ritardo per via di un presunto hackeraggio volto a “silenziare” l’ex presidente. Che se l’è presa con tutti: da Joe Biden a Kamala Harris, fino all’Unione europea. Elogi invece per Vladimir Putin e Xi Jinping

Nuova grana per Musk? Il chatbot Grok sparge falsità sulle elezioni Usa

Con una lettera aperta, cinque segretari di Stato hanno chiesto al tycoon di mettere mano al suo strumento che diffonde fake-news su Kamala Harris sulla piattaforma X, influenzando l’opinione pubblica. Il miliardario di nuovo al centro della cronaca elettorale (e internazionale)

Musk sfida la giustizia brasiliana. Come e perché si è arrivati allo scontro

Il proprietario di X ha minacciato di riattivare alcuni account eliminati per aver diffuso materiale relativo all’assalto del Parlamento di un anno fa, andando contro il il giudice del Tribunale supremo federale, Alexandre de Moraes. Lo fa in nome del free speech, ma la piattaforma rischia di essere spenta in tutto il Paese. E Bolsonaro sfrutta l’occasione per il suo tornaconto

Europee 2024, così Bruxelles impugna il Dsa contro la disinformazione

La Commissione europea sta esortando le piattaforme digitali ad alzare l’asticella nella lotta contro la disinformazione sotto l’egida del Digital Services Act. Nel mentre, quelle che hanno aderito al Codice di condotta sulla disinformazione pubblicano i risultati delle loro analisi. Verso lo stress test

Infowar, perché l’Occidente è a un bivio. L’allarme di FP

Il voto del Congresso Usa su TikTok segna una volontà di contrastare la propaganda autoritaria nella sfera digitale. Ma le capitali occidentali non hanno ancora una vera strategia nonostante il flusso costante di propaganda russa. Ecco perché Putin sta vincendo la battaglia dell’informazione

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