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Google: “Un’esperienza semplice e intuitiva”. Ma a che costo?

Aria di cambiamento per Google. Il gigante californiano mette ordine nella sua privacy e nelle condizioni d’uso.
Dal 1 marzo entrerà in vigore una nuova normativa sulla privacy in grado di consentirgli una più agevole gestione dei dati personali relativi ai propri utenti e di trasferirli all´interno di nuove norme che “riguardano più prodotti e funzioni”.
 
“Stiamo eliminando oltre 60 diverse norme sulla privacy in tutti i servizi Google per sostituirle con una normativa unica, più breve e di più facile comprensione. Le nuove norme riguardano più prodotti e funzioni, poiché è nostro desiderio creare un’esperienza d’uso che sia meravigliosamente semplice e intuitiva per tutti i servizi Google”, si legge sulla pagina google dedicata alle modifiche.
 
Non c’è da stupirsi se in pochissimi avranno approfondito i dettagli sulla pagina riepilogativa, d’altro canto, l’intento di Google di porre l’annuncio in una quasi invisibile riga di testo, la dice già lunga.
Sembrerebbe un cambiamento innocuo, ma prestiamo un po´ di attenzione.
Come si può leggere dalla pagina dedicata è intenzione di Google raccogliere e memorizzare automaticamente alcune informazioni fornite spontaneamente dall´utente, come per esempio succede compilando i dati personali necessari alla registrazione ai servizi offerti oppure quando si utilizza il servizio di telefonia in rete, o conservare parte delle informazioni caricate con l´erogazione di quegli stessi servizi, ad esempio la scelta di video su YouTube o le preferenze applicate nel profilo del Google+.
 
Tutto ciò per “offrire contenuti personalizzati, ad esempio per visualizzare risultati di ricerca e annunci più pertinenti” oppure per “aiutare gli utenti a mettersi in contatto con altre persone o rendere più facile e veloce la condivisione di contenuti con altri utenti”.
 
Possibile sottrarsi? Spiacenti, l´unica alternativa rimane quella di rinunciare ai servizi Google!
 
Sulla tutela dei diritti su internet, interviene con una intervista rilasciata a La Stampa il garante per la privacy Francesco Pizzetti. “La libertà è sacra, ma dev`essere esercitata senza paura. O costruiremo una sorta di Far West: un posto bellissimo dove però si convive col pericolo che arrivino gli indiani. È ora che anche il popolo della rete si faccia carico di sciogliere questo rebus”.
 
Su internet servono regole, dice Pizzetti: “Finché almeno Europa e Stati Uniti non si daranno regole comuni la tutela dei diritti su Internet resterà una chimera”.
 
E sulle norme di Google che entreranno in vigore dal 1 marzo, Pizzetti spiega: “I garanti europei hanno chiesto a Google di sospendere questa nuova policy, almeno nel nostro continente, per avere il tempo di esaminarne tutti i risvolti: tanti e negativi”. La richiesta europea però sarà difficilmente accolta. “Il vero problema – dice Pizzetti – è l`assenza di una regolamentazione internazionale condivisa. Negli Usa la regolamentazione è carente; in Europa è più protettiva, ma per le nostre autorità è estremamente difficile renderla efficace oltre i confini dell`Unione”.


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