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La riforma Fornero tra Bersani, Ichino e Dell’Aringa

Pietro Ichino va con Monti? Ecco trovato il suo sostituto: è l’economista Carlo Dell’Aringa, che si candiderà nella lista del Partito Democratico alle prossime elezioni politiche. La sua “presenza renderà più forte il nostro impegno sui grandi temi sociali e del lavoro. Voglio ringraziarlo davvero per la sua disponibilità”, ha commentato il segretario Pier Luigi Bersani. Dell’Aringa, già coautore del Libro Bianco di Marco Biagi, si dice “molto contento di accettare la candidatura del Pd” , condividendo in pieno “l’idea del segretario Bersani di costituire una solida maggioranza, dialogante con le forze moderate di centro, necessaria per coniugare il necessario rigore del bilancio pubblico con una politica che vada maggiormente incontro alle esigenze delle famiglie, del lavoro e delle imprese”.

L’economista della Cattolica, Dell’Aringa, più di un anno fa – al momento della formazione dell’esecutivo dei tecnici – era tra i maggiori candidati a diventare ministro del Lavoro, carica poi affidata alla professoressa Elsa Fornero, economista esperta di previdenza all’università di Torino. Ma, come ha scritto il Corriere della Sera, ci sarebbe stato un veto della Cgil sul nome dell’economista.

La riforma Fornero, anche oggi, ha subito alcuni rilievi in un servizio-inchiesta della Reuters, che di fatto ha segnalato i limiti della riforma che “ha reso l’assunzione temporanea più costosa” e ha provocato la perdita dei posti di lavoro da parte di decine di migliaia di lavoratori. Lo stesso premier, fa notare Reuters, “inizialmente ha difeso la riforma come un buon compromesso, ma ora riconosce i suoi limiti e accusa la sinistra e la Cgil di bloccare le riforme più radicali”.

D’altronde fra i primi punti dell’agenda Bersani ci sarà una rivisitazione della riforma Fornero, come chiedono ormai da tempo Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, e Nichi Vendola, leader di Sel.


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