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La Cina è pronta a comprarsi l’Europa

Le imprese cinesi intendono accelerare i loro investimenti in Europa, considerata un mercato più attraente dell’America del Nord, ma meno della maggior parte dei Paesi emergenti. Il 97% delle aziende cinesi che hanno risposto al questionario della Camera di commercio europea nel Paese ha dichiarato di voler continuare a investire nell’Unione europea. Più di quattro su cinque (82%), inoltre, hanno dichiarato di volere dedicare a questo scopo investimenti superiori rispetto al passato.

Il clima per gli investimenti cinesi è considerato favorevole nell’Unione europea e nel Nord America dal 45% delle aziende; il 33% lo ritiene vantaggioso, mentre solo il 21% lo considera meno favorevole. D’altra parte, l’Europa è vista come meno attraente dell’Africa, del Medio Oriente o dell’America Latina, ma secondo i risultati dello studio ci sono le condizioni per considerare l’Ue un mercato migliore del sud-est asiatico, nonostante la forte presenza di minoranze cinesi in questa regione.

I cinesi “stanno cercando nuovi mercati per collocare i loro prodotti”, “acquisendo tecnologia ed esperienza che non si trovano nella Cina continentale”, ha detto Davide Cucino, Presidente della Camera di commercio europea. E questo nonostante alcune difficoltà, come quella per l’ottenimento dei visti per i lavoratori cinesi e “il problema legato al diritto al lavoro europeo”. Tra gli altri ostacoli, le imprese cinesi hanno citato le differenze culturali, ad esempio a livello di “stile di management” (40%), i tagli di personale e altre risorse in Europa (37%), il rischio di improvvisi cambiamenti (32%).


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