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Grillini sui gay loda Monti e monsignor Paglia

Riconoscimento e diritti delle coppie omosessuali dominano in campagna elettorale. E sui matrimoni gay Mario Monti e monsignor Vincenzo Paglia hanno fatto oggi “dichiarazioni interessanti”, secondo Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia.

“Dopo tanto insistere con Monti che non si può dire che ‘l’Europa ce lo chiede’ sull’economia e ignorare ciò che l’Europa ci chiede espressamente anche l’omogeneità delle normative sui diritti civili, il candidato centrista riconosce che anche sui diritti occorre essere europeisti”, afferma Grillini in una nota. “Poi però si limita a fare riferimento alla ‘coscienza’ individuale e all’autonomia del parlamento. Altri leader europei, Holland e Cameron per esempio, non hanno avuto un atteggiamento pilatesco ma hanno affrontato la questione di petto assumendosene tutte le responsabilità. Economia e diritti infatti procedono di pari passo e non si dà modernizzazione alcuna senza restituire diritti e libertà ai cittadini sulla loro vita personale ed affettiva”, ha dichiarato il presidente di Gaynet.

“Se ne dev’essere accorto anche mons. Paglia – prosegue Grillini –  se arriva a dire che occorre riconoscere diritti anche alle coppie gay sia pure solo nel ‘diritto privato’ (che detto così non significa nulla).
Forse di fronte alla determinazione di interi Stati e di opinioni pubbliche largamente maggioritarie sui diritti il Vaticano corre ai ripari e applica la teoria della ‘riduzione del danno’ fuori tempo massimo. Tuttavia è bene rimarcare che per la prima volta un alto prelato riconosce che ci sono anche i diritti delle coppie omosessuali e che nel mondo ci sono molti Paesi dove l’omosessualità è reato. Dovrebbe allora convincere il nunzio che presidia l’Onu che ha fatto di tutto perché non passasse la mozione di decriminalizzazione dell’omosessualità nel mondo. Si vede che in Vaticano la mano destra non sa quel che fa la sinistra”, commenta Grillini.



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