Skip to main content

Malagò stravince e conquista il Palazzo “H” del CONI

E’ successo qualcosa di straordinario questa mattina nel salone d’onore del CONI. Giovanni Malagò, che non era dato inizialmente favorito, ha stravinto sull’avversario Lello Pagnozzi (segretario generale uscente). Una vittoria senza se e senza ma: 40 voti a 35 (oltre alla singolare scheda nulla). Ha vinto perchè ha saputo convincere i suoi grandi elettori puntando sulle idee, sui contenuti e su un programma rivoluzionario. Dall’altra parte, come avevamo già anticipato sull’Huffington Post, il “nulla cosmico“.
Pagnozzi non ha perso, ha straperso (con lui Gianni Petrucci e un certo modus operandi). Oltre ad essere segretario generale uscente, Pagnozzi non ha mai pensato di dimettersi una volta candidato (come avrebbe dovuto fare per fair play), anzi è rimasto in sella fino all’ultimo secondo. Può piangere solo con se stesso e con la sua incapacità di far capire come voleva gestire il nuovo governo dello sport tricolore.

Finisce un “certo modo” di fare politica sportiva, anzi speriamo proprio che sia finita la nomenclatura del CONI e ci sia spazio solo per i progetti e per la meritocrazia a tutti i livelli e in tutte le funzioni. Questa è la grande sfida che attende Giovanni Malagò. Il nuovo presidente ci ha creduto fermamente, adesso deve pensare solo ad innovare e a rinnovare, facendo crescere, nel contempo, una classe dirigenziale di valore. Questa è la sfida ancora più rivoluzionaria che dovrà assolutamente vincere nei prossimi 4 anni. Come addetto ai lavori l’ho sempre sostenuto, sin dall’inizio, in tempi non sospetti, e se avesse perso sarei stato tra i primi a stringergli la mano, per fortuna gliela stringerò da presidente del CONI. Certe volte le belle storie diventano realtà. E questa è una di quella. Congratulazioni ancora.



×

Iscriviti alla newsletter