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Cosa ha detto Monti su Bersani, Prodi e Grillo

Continua a ribadire che con la coalizione di sinistra non ha nulla in comune e non si sente “condannato a governare con loro” ma anche che “in uno spirito di condivisione di un progetto-Paese condividere alcune importanti cariche istituzionali può giovare”. Mario Monti, in un’intervista al Messaggero, si dichiara “a favore di grandi coalizioni”, auspicando che almeno la presidenza di una Camera vada all’opposizione.

La governabilità del Paese

Secondo il premier uscente “il Paese è più governabile di quanto di creda, per esempio nel novembre del 2011 sembrava ingovernabile, invece è stato governato. E bene, credo”.

Bersani, responsabilità per governare

Il candito premier di Scelta civica sceglie un profilo non aggressivo su Pierluigi Bersani che “ha fatto esperienze di governo, magari non molte esperienze internazionali finora. Ma, se toccherà a lui, saprà assumersi le sue responsabilità. Oggi però governare l’Italia non significa governare a Roma, significa prendere decisioni a Roma e avere influenza a Bruxelles in sede di Unione Europea”.

Quirinale… a Prodi o a una donna?

Monti parla anche del successore di Giorgio Napolitano al Quirinale, ruolo per cui, prima della sua “salita in politica”, sembrava il più accreditato. Per il Professore, “Romano Prodi è una persona che ha tantissimi titoli per poter aspirare a quella carica, se aspira a quella carica. Ma mi piace molto l`idea di avere una presidente donna di cui si parla da anni. Nomi? Non ne faccio”.

Non pentito sull’Imu

Nell’intervista viene poi affrontato uno dei temi più dibattuti e su cui si sono fatte più promesse in questa campagna elettorale, la riduzione delle tasse e l’Imu: “Adesso il Paese, grazie ai sacrifici di tutti gli italiani, ha un bilancio pubblico tra i più solidi in Europa e ha raggiunto il pareggio strutturale. Dunque, partendo da una situazione stabile e non da orlo di burrone com’era un anno fa, si può ragionare su una diminuzione progressiva di tutte le tasse in modo responsabile”.
In particolare l`Imu sulla prima casa “può essere ridotta e noi proponiamo che ciò avvenga con l`aumento delle detrazioni per ogni figlio a carico – ha aggiunto. In merito al fatto che sia stato proprio il suo governo a introdurre quella tassa, Monti dice non essere assolutamente pentito: “Dall`Imu arrivano 20-22 miliardi e non ce l`avremmo fatta senza queste risorse. Tutte le cose che abbiamo fatto erano impopolari, ma dovevamo salvare il Paese e l`abbiamo fatto”.

Simpatia per gli elettori di Grillo, meno per i grillini

Monti dice di provare “simpatia” per gli elettori di Grillo che muovono “come noi dalla profonda insoddisfazione per la performance della politica per come l’abbiamo vista all’opera” ma di avere “un grossissimo punto di domanda sugli eletti di Grillo e sul loro capofila”.

Il suo rapporto con Casini e Fini

Quanto al suo movimento e al rapporto con i suoi alleati Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini, spiega: “ho partecipato a varie iniziative di Scelta Civica con Udc e Fli e non riesco ad avvertire nessun disagio della mancanza di una foto insieme a Casini e Fini” che sono “due politici come tanti altri in piena regola ma prima di altri hanno visto il disastro di questo bipolarismo”.

Guarda la video intervista sul Messaggero.it


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