Quinta e ultima puntata dell’inchiesta di Formiche.net dedicata ai candidati grillini quasi certamente eletti nella prossima legislatura.
Fatta la conoscenza di quelli del Nord est, Nord ovest, Centro e Sud, è ora il momento di quelli delle Isole.
Idee, storie e mire dei prossimi deputati e senatori a cinque stelle di Sicilia e Sardegna.
SARDEGNA
In una delle regioni sulle quali Grillo ha puntato maggiormente inserendosi nel dibattito sulla crisi di Carbosulcis e Alcoa, la capolista alla Camera è la 38enne cagliaritana Emanuela Corda. Lavora da 10 anni nel mondo della comunicazione come grafica pubblicitaria e organizzatrice di eventi. “Occorre – sostiene – ridare fiato al lavoro autonomo con l’accesso al credito e un fisco meno oppressivo. Ma soprattutto, fermare le criminose leggi sulla “riscossione” che hanno dato le chiavi di casa nostra in mano ad Equitalia. Credo che uno dei nostri primi “obblighi morali” debba essere fermare subito l’usura legalizzata che si sta perpetrando ai danni dei sardi, gettando nel baratro centinaia di famiglie e di aziende”.
La seconda posizione per uno scranno tra i deputati sardi è occupata da Andrea Vallascas, ingegnere 37enne di Cagliari. Proprio riguardo le attività estrattive ritiene che “il parco geominerario” sia “una grande risorsa per la Sardegna intera in quanto è diffuso un po’ su tutto il territorio regionale. Se il parco partisse genererebbe ricchezza diffusa, in particolar modo nell’area più povera d’Italia ovvero il Sulcis-Iglesiente”.
Capolista al Senato nella terra dei Quattro mori è Manuela Serra, 41 anni, insegnante laureata in Scienze dell’educazione, specializzata in sostegno con un master in autismo e disturbi pervasivi.
A lei, cagliaritana, “il Parlamento sembra lontano anni luce dal sociale e quotidiano vivere dei cittadini.”
SICILIA
In una delle zone più problematiche del Mezzogiorno, teatro del primo, vero exploit grillino su larga scala alle scorse elezioni regionali, il primo posto per un seggio alla Camera nel collegio Sicilia 1 è andato a Riccardo Nuti, 31enne di Palermo, da 8 anni perito informatico in una azienda di telecomunicazioni. Ha incontrato il movimento 5 stelle durante il promo V day e non l’ha più mollato.
Per lui è importante segnare nella politica italiana un distacco con la “logica del meno peggio”, mentre si dovrebbe “puntare al meglio”.
Parlando di sé, dice di voler “dimostrare a questo Paese che non sono tutti uguali, che c’è gente onesta, disinteressata, che non prende in giro con le parole, il cui interesse è la felicità degli altri e vivere attorniato da comportamenti civili”.
Nella circoscrizione Sicilia 2, il capolista è Giulia Grillo, medico legale 37enne di San Gregorio di Catania. Ritiene indispensabile l’informazione “assidua, costante e martellante su stili di vita sani, e incentivi all’uso di prodotti alimentari locali”. Vorrebbe l’istituzione del reddito di cittadinanza e di adeguati strumenti volti all’inserimento dei disoccupati nel mondo del lavoro.
I grillini siciliani hanno scelto, come primo rappresentante del movimento nella lista al Senato, Francesco Campanella, dipendente pubblico palermitano della Regione Sicilia.
48 anni e una laurea in lettere, il suo lavoro consiste nel curare la formazione e l’aggiornamento dei colleghi. “La cosa peggiore che si vede in giro oggi – sostiene – è la perdita di fiducia nella democrazia responsabile: da una parte la rassegnazione della gente e dall’altra l’adesione di tutti i partiti a una concezione della politica per cui questa è fatta da leader che decidono e seguaci che applaudono.” Per questo motivo ritiene fondamentale abbandonare un atteggiamento disfattista o peggio, del “farsi i fatti propri” e mettersi in gioco in prima persona senza delegare a nessuno.