È il fenomeno politico e sociale del momento, ma innanzitutto è un fattore dal grandissimo impatto mediatico. È il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, la novità di questa campagna elettorale, capace di attirare le attenzioni più disparate travalicando i confini nazionali ed europei.
Se ne sono occupati, tra gli altri, le diplomazie tedesca e americana, la banca d’investimento Merrill Lynch, la stessa Wall Street e persino il magnate di origine ungherese George Soros.
Una curiosità che, mista al malcontento e ai casi Monte dei Paschi di Siena e Finmeccanica lo ha portato a raggiungere nei sondaggi un consenso di circa il 20% dei voti, che assegnerebbe al M5s un numero di deputati e senatori superiore a cento.
I media hanno rivolto la loro attenzione soprattutto alla figura carismatica dell’istrione Grillo, snobbando un po’ i veri protagonisti del movimento, i candidati, i futuri parlamentari ai quali Formiche.net ha dedicato un corposo speciale che ne svela nomi, storie, opinioni e a volte bizzarrie.
L’identikit del candidato grillino
Difficile, ma non impossibile, tracciare un identikit del candidato grillino. Se da un lato sarebbe difficile generalizzare, dall’altro esistono tratti comuni negli attivisti del movimento, che hanno costituito la base degli eletti alle “parlamentarie”, le primarie per i futuri parlamentari a 5 stelle.
Abbastanza prevedibile la provenienza politica, costituita principalmente da scontenti della sinistra, ma anche da giovani che per limiti anagrafici non hanno conosciuto gli schieramenti classici.
Uno spettro che coinvolge persone di un’età compresa fra i 20 e i 50 anni, dall’alta scolarità e per metà donne, dai lavori più disparati e dal forte tasso di precarietà.
I temi più sentiti dai candidati e dal programma del movimento sono quelli del lavoro, dell’ambiente, della cultura, dei disequilibri sociali e del fallimento del vecchio sistema politico.
Il paragone con la Lega Nord
Volendo azzardare, con i dovuti accorgimenti, un paragone politico, si potrebbe dire che l’ascesa del M5s somigli molto a quella della Lega Nord degli esordi. Allora erano il tessuto produttivo e la classe media del ricco settentrione a intravedere in una possibile secessione che isolasse la “palla al piede” del Sud, la chiave per contrastare le prime avvisaglie di crisi economica, figlia piuttosto di una globalizzazione dagli effetti incontrastati.
Una nuova speranza
Così oggi il Movimento 5 stelle, per composizione anagrafica, professionale e culturale, vede il suo successo dirompente nella capacità di interpretare e rappresentare la voce politica degli irrisolti problemi del ceto medio sempre più polverizzato e delle indifese giovani generazioni, precarie per definizione, senza un orizzonte ideale di futuro, che nella Rete e nello slogan anti-establishment “uno vale uno” sembrano aver trovato una nuova forma di sostegno, equità e speranza.
– Chi sono i Grillo del Nord est (Veneto, Trentino Alto-Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna). Leggi l’articolo
– Chi sono i Grillo del Nord ovest (Lombardia, Liguria e Piemonte). Leggi l’articolo
– Chi sono i Grillo del Centro (Lazio, Marche, Toscana, Umbria). Leggi l’articolo
– Chi sono i Grillo del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia). Leggi l’articolo
– Chi sono i Grillo delle Isole (Sardegna, Sicilia). Leggi l’articolo