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Gioventù bruciata dalla disoccupazione

Disoccupazione record, per i giovani e non solo, in Italia. Secondo i dati provvisori dell’Istat, il tasso  relativo alla fascia dei 15-24enni è schizzato, a gennaio, al 38,7% dal 37,1% di dicembre 2012: si tratta del dato più alto dal quarto trimestre del 1992 (inizio serie storiche trimestrali) e dal gennaio 2004 se si considerano le serie storiche mensili. L’aumento del tasso di disoccupazione italiano ha scatenato, per l’ennesima volta, l’allarme di politica e mondo produttivo. Ma la preoccupazione giunge anche a Bruxelles.

Gli under 25 in cerca di lavoro

Tra gli under 25, dunque, le persone in cerca di lavoro sono 655mila e rappresentano il 10,8% della popolazione in questa fascia d’età. Il tasso di disoccupazione a gennaio è aumentato di 1,6 punti percentuali rispetto a dicembre 2012 e di 6,4 punti su base annua.

La disoccupazione giovanile nel 2012

Nel 2012 il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto il massimo livello dal 1993 (inizio delle serie storiche annuali) schizzando al 35,3%, con un picco del 49,9% per le giovani donne del Mezzogiorno. In altri termini, una giovane su due, tra quelle che partecipano attivamente al mercato del lavoro, è disoccupata.

I disoccupati italiani

Il tasso di disoccupazione generale è salito, a gennaio, all’11,7% dall’11,3% di dicembre 2012: si tratta del dato più alto sia dal quarto trimestre del 1992 (inizio serie storiche trimestrali) sia dall’inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004).

La preoccupazione di Squinzi

“Agghiaccianti”. Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha definito gli ultimi dati relativi alla disoccupazione in Italia, sottolineando come l’aspetto “ancor più preoccupante” sia quello relativo alla disoccupazione giovanile. “Una situazione assolutamente drammatica, di fronte alla quale noi dobbiamo reagire”, ha affermato il presidente degli industriali durante la presentazione di un accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo.

I dati europei sul mese di gennaio

Torna a peggiorare a inizio anno la disoccupazione nell’area euro, che salendo all’11,9% ha stabilito un nuovo massimo storico a gennaio, secondo Eurostat, dopo due mesi in cui si era attestata all’11,%. Il numero totale di disoccupati sfiora 19 milioni: Eurostat ne ha contati 18 milioni 998 mila, ossia 201 mila dal mese precedente e 1 milione 909 mila in più rispetto allo stesso mese del 2012.

L’Unione a 27

Guardando a tutta l’Unione europea a 27 i disoccupati salgono a 26 milioni 217 mila, il 10,8% dal 10,7% di dicembre, e con un incremento mensile di 222 mila. In pratica quasi tutto l’aumento di disoccupati dell’Ue è dovuto all’area euro.

“Una tragedia” europea

La disoccupazione in Europa tocca livelli sempre più “inaccettabili”, secondo la Commissione europea che definisce il fenomeno “una tragedia” nella sua portata. “L’Unione europea e tutti gli Stati devono mobilitare tutti gli strumenti possibili per cercare di creare lavoro, e i giovani hanno bisogno di supporto”, ha affermato il portavoce del commissario europea al lavoro, Lazlo Andor.



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