Sono passati solo pochi giorni dai risultati delle elezioni che hanno incoronato il Movimento 5 stelle come il primo partito d’Italia alla Camera e già si profila la prima epurazione grillina di questa legislatura ancora da iniziare.
A darne notizia è il Corriere della Sera di oggi, che rivela come a “ballare” sia la poltrona del neo eletto nella circoscrizione estero Alessio Tacconi, reo di aver usufruito di alcune agevolazioni elettorali vietate agli attivisti e ai candidati del movimento.
“Eletto e già ‘scomunicato’ dai suoi stessi compagni di lista”, si legge sul Corsera. Accade ad Alessio Tacconi, unico Cinque Stelle ad assicurarsi un seggio in Europa. “I candidati Calissi, Burnelli e Tacconi hanno deciso unilateralmente senza renderne comunicazione agli altri candidati di inviare a mezzo postale, usufruendo della tariffa di agevolazione postale, un numero molto elevato di lettere indirizzate ai cittadini italiani di tutta Europa”, si legge in un post sul sito europeo dei grillini. Che commentano: “Riteniamo che i principi fondamentali del movimento e del non statuto siano stati violati profondamente”.
Se confermato, il caso di Tacconi sarebbe il primo nella storia parlamentare del movimento, ma solo l’ultimo in ordine di tempo. Celebri infatti i precedenti che negli scorsi mesi hanno portato all’espulsione, per mano di Beppe Grillo (e i i diretti interessati aggiungono di Gianroberto Casaleggio) della consigliera comunale bolognese Federica Salsi e del consigliere regionale emiliano Giovanni Favia.