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Gli 8 punti di Bersani per convincere Grillo

Otto punti “irrinunciabili” per sfidare e convincere Beppe Grillo e il Movimento 5 stelle sul piano dei contenuti e della responsabilità di governo.

È la proposta, aperta al confronto e, da domani, disponibile in rete, che il segretario del Pd Pierluigi Bersani ha avanzato oggi in Direzione nazionaleper un governo di cambiamento”.

Ecco in sintesi le idee dei democratici.

1) Fuori dalla gabbia dell’austerità
Bersani vuole caratterizzare un suo possibile governo ribadendo la sua idea di un’Europa che cambi rotta sul fronte del rigore.

Spazio dunque a una correzione delle politiche europee di stabilità perché, secondo il Pd, “dopo 5 anni di austerità e di svalutazione del lavoro i debiti pubblici aumentano ovunque nell’eurozona”. Per i democratici si tratta di conciliare la disciplina di bilancio con investimenti pubblici produttivi e di ottenere maggiore elasticità negli obiettivi di medio termine della finanza pubblica. “L’avvitamento fra austerità e recessione – ritiene Bersani – mette a rischio la democrazia rappresentativa e le leve della governabilità“. L’aggiustamento di debito e deficit sono per il Pd obiettivi di medio termine. L’immediata emergenza sta nell’economia reale e nell’occupazione.

2) Misure urgenti sul fronte sociale e del lavoro
Èd è proprio sul fronte del lavoro, considerata la principale emergenza nazionale, che il Pd concentra le maggiori proposte dei suoi 8 punti di governo.

Si va dai pagamenti della P.A. alle imprese con emissione di titoli del tesoro dedicati e potenziamento a 360 gradi degli strumenti di Cassa Depositi e Prestiti per la finanza d’impresa, all’allentamento del Patto di stabilità degli Enti locali per rafforzare gli sportelli sociali e per un piano di piccole opere a cominciare da scuole e strutture sanitarie.

Spazio anche a un programma per la banda larga e lo sviluppo dell’ICT, a una riduzione del costo del lavoro stabile per eliminare i vantaggi di costo del lavoro precario e superamento degli automatismi della legge Fornero e a un salario o compenso minimo per chi non ha copertura contrattuale.

Nella volontà dei democratici anche l’avvio della universalizzazione delle indennità di disoccupazione, l’introduzione di un reddito minimo d’inserimento e la salvaguardia degli esodati. Contestualmente, Bersani avverte la necessità di un avvio della spending review con il sistema delle autonomie e definizione di piani di riorganizzazione di ogni P.A., di una riduzione e redistribuzione dell’IMU secondo le proposte già avanzate dal Pd e di misure per la tracciabilità e la fedeltà fiscale, blocco dei condoni e rivisitazione delle procedure di Equitalia.

3) Riforma della politica e della vita pubblica
Grandi tagli dovranno essere operati per Bersani sul fronte dei costi della vita pubblica, politica e non. Si parte dal dimezzamento dei parlamentari e dalla cancellazione delle Province, per giungere a una revisione degli emolumenti di parlamentari e consiglieri regionali con riferimento al trattamento economico dei sindaci.

Tra gli altri obiettivi, il disboscamento di società pubbliche e miste pubblico-private, la riduzione dei costi della burocrazia e una specifica legge sui partiti con riferimento alla democrazia interna, ai codici etici, all’accesso alle candidature e al finanziamento.
Infine, Bersani intende realizzare la tanto attesa riforma della legge elettorale, che metta da parte il Porcellum per fare spazio alla proposta Pd sul doppio turno di collegio.

4) Voltare pagina sulla giustizia e l’equità
Il Pd vuole rafforzare l’impianto legislativo su corruzione, revisione della prescrizione e reato di autoriciclaggio. Vuole inoltre introdurre norme sul falso in bilancio, sul voto di scambio e sul voto di scambio mafioso e inasprire quelle sulle frodi fiscali.

5) Conflitti d’interesse, incandidabilità, ineleggibilità
Le norme sui conflitti d’interesse che propone Bersani sono sulla falsariga del progetto approvato dalla Commissione Affari Costituzionali, che fa riferimento alla proposta Elia-Onida-Cheli-Bassanini.

6) Economia verde e sviluppo sostenibile
Al centro dei piani del Pd nel settore ambiente c’è l’estensione del 55% per le ristrutturazioni edilizie a fini di efficienza energetica, un programma pubblico-privato per la riqualificazione del costruito e norme a favore del recupero delle aree dismesse e degradate e contro il consumo del suolo e un piano per le bonifiche e lo sviluppo delle smart grid. Infine, spazio a una rivisitazione e ottimizzazione del ciclo dei rifiuti (da costo a risorsa), per il quale è attesa una conferenza nazionale in autunno.

7) Prime norme sui diritti
Sul fronte dei diritti tornano due capisaldi della sinistra italiana, la creazione di un percorso normativo per assegnare la cittadinanza a chi nasce in Italia e una legge sulle unioni civili di coppie omosessuali secondo i principi della legge tedesca.

8) Istruzione e ricerca
In questo campo, che vede l’Italia abbondantemente indietro rispetto al resto d’Europa per risorse destinate in base al proprio Pil, Bersani propone il contrasto all’abbandono scolastico e il potenziamento del diritto allo studio. Tra gli obiettivi anche l’adeguamento e la messa in sicurezza delle strutture scolastiche e l’organizzazione di un organico funzionale stabile, che si basi anche su un piano per l’esaurimento delle graduatorie dei precari della scuola e il reclutamento dei ricercatori.


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