Negli ultimi 11 conclavi, da quello che nel 1846 portò al soglio pontificio Giovanni Maria Mastai Ferretti, Pio IX, le votazioni non sono mai durate più di 5 giorni, con il record del 1922, per l’elezione di Achille Ratti a Pio XI. In quella occasione, gli scrutini furono 14, altro record negli ultimi 150 anni di storia della Chiesa, mentre i conclavi più brevi sono stati due: quello del 1878 che porto all’elezione di Leone XIII (papa Pecci) che durò due giorni e tre scrutini. Stesso periodo occorso per il conclave del 1939 che nomino Papa Pio XII Eugenio Pacelli.
In totale, nel periodo esaminato, i conclavi di due giorni sono stati cinque, tre quelli di tre giorni, due i conclavi durati per 4 giorni, mentre il record appartiene appunto al 1922 con cinque giorni.
Oltre ai due conclavi con tre scrutini, ce ne sono tre con quattro scrutini (1846, agosto 1978 e l’ultimo del 2005). Sei votazioni servirono nel 1963 per Paolo VI – Giovanni Montini, sette scrutini per eleggere nel 1903 Giuseppe Sarto, San Pio X.
Per l’elezione di Karol Wojtyla furono necessarie 8 votazioni nell’ottobre 1978.
Gli scrutini più numerosi sono stati, con 10 votazioni quello del 1914 per Giacomo Della Chiesa-Benedetto XV, 11 nel 1958 per Papa Giovanni XXIII e i 14 scrutini di Pio XI.
Il numero dei cardinali elettori è cresciuto molto negli ultimi 150 anni: dai 50 di Pio IX agli 80 di Paolo VI nel 1963 ai 111 del 1978 ai 115 del 2005 e del 2013.