Niente agenzia del Banco di Napoli alla Camera o della Bnl al Senato. Per ora i parlamentari del Movimento 5 stelle che hanno deciso di aprire un conto a Roma lo hanno fatto presso la Banca Etica. Alcuni di loro lo comunicano via twitter o su facebook.
“Oggi abbiamo fatto il conto corrente in BancaEtica – scrive Laura Castelli, neo deputata eletta nella circoscrizione Piemonte 1 – e fatto i documenti necessari. Tutto questo con fuori centinaia di giornalisti che volevano solo potersi inventare lo scoop.. non vi preoccupate…quando ci saranno cose da comunicare ve lo diremo…per ora non vi incentate notizie..non serve”.
Rivendica di avere aperto un suo conto in Banca Etica anche il neo senatore Marco Scibona: “Questa mattina siamo riusciti ad aprire il conto in Banca Etica”. In tutto dovrebbero essere una quindicina gli eletti che hanno aperto un conto in Banca Etica. Ancora da dirimere la questione sulla diaria e gli altri benefit che spettano agli eletti: ieri durante l’assemblea all’Eur l’indicazione era di non firmare documenti e non fornire Iban oggi all’atto di registrazione a Palazzo Madama e Montecitorio.
In realtà ognuno ha deciso per sé, alcuni fornendo gli estremi del proprio conto corrente, ma, spiegano, andrà presa una decisione comune in merito.
Il codice di comportamento degli eletti a 5 stelle prevede la rinuncia soltanto a metà indennità parlamentare, cioè 2500 euro netti, ma non è escluso che i grillini decidano di restituire anche parte della diaria per il soggiorno a Roma (più di 3mila euro al mese) vista l’intenzione più volte dichiarata di cercare alloggi economici: “Ci stiamo organizzando tra case, monasteri e bed&breakfast”, spiega Walter Rizzetto.