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Che cosa si aspetta l’Asia da Papa Francesco

In un recente articolo Bernardo Cervellera, missionario, fondatore della rivista ‘Asianews’ e uno dei piu’ profondi conoscitori del cattolicesimo in Asia, sostiene che il prossimo Papa, da oggi Francesco I, ‘dovra’ viaggiare sopratutto in Asia’. Cio’ perche’ ‘in questo grande continente, il piu’ popoloso del pianeta c’e’ la piu’ grande concentrazione di non-cristiani del mondo’, cioe’ circa l’ 80% della popolazione, che a sua volta e’ circa i due terzi di quella mondiale. Cervellera ricorda le parole di Giovanni Paolo II: ‘Asia. Questo e’ il nostro compito per il terzo millennio’. Nel continente dunque, i cattolici, e i cristiani in generale, sono ancora una minoranza, spesso perseguitata, sovente non integrata, degli alieni alla cultura e alla tradizioni dell’Oriente.
Con l’eccezione delle Filippine, che – gia’ colonia spagnola- contano circa 70 milioni di cattolici, i giganti dell’Asia sono rimasti sostanzialmente impermeabili all’evagelizazione di Roma: alcuni milioni in Indonesia su una popolazione di 350 milioni, una ventina di milioni in India su oltre un miliardo di persone, dieci milioni in Cina (piú altri cinque appartenenti alla Chiesa patriottica) , su un miliardo 300 milioni di abitanti. L’aspetto politico e quello culturale sono inscindibili.
Troppo distanti le concezioni filosofiche, troppo diversa la visione dell’uomo, della vita, della natura. Troppo forti le religioni tradizionali locali, radicate nelle popolazioni da millenni, influenzate dallo sciamanesimo.
Il grande cruccio rimane la Cina. Un miliardo e trecento milioni di anime, che il Partito comunista, al potere da oltre cinquant’anni, non ha nessuna intenzione di mettere a disposizione di una potenza straniera, come e’ percepito il Vaticano. La comunita’ cattolica cinese e’ divisa tra una chiesa ufficiale, controllata dal Partito, e una clandestina, ancora perseguitata per la sua fedelta’ al papa.
Pechino non accetta i rapporti del Vaticano con Taiwan e non permette al pontefice di ordinare il clero. I rapporti non sono mai stati bassi come durante l’ultimo pontificato, sopratutto a causa della totale chiusura delle autorità di Pechino. A Papa … il difficile compito di ricreare un rapporto.

Un cenno a parte merita l’Oceania che, benche’ accorpata per comodita’ geografica spesso all’Asia, e’ un mondo completamente a parte anche dal punto di vista del Vaticano. In Oceania vivono circa una decina di milioni di cattolici su una popolazione complessiva che oltrepassa i 35 milioni di abitanti. Qui, i problemi della Chiesa sono quelli del piu’ vasto e inquieto occidente: i fedeli chiedono una maggiore democrazia interna, una revisione su molti aspetti della dottrina morale in materia sessuale (rapporti pre-matrimoniali, contraccezione), l’accesso ai sacramenti dei fedeli divorziati. Anche qui sono ancora aperte le ferite per gli abusi sessuali all’interno della Chiesa.


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