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I piani di Greco per un Leone più snello

Stabilità del dividendo, prudenza e utilità come criteri fondamentali nella scelta degli investimenti. Questi gli obiettivi dell’ad di Generali, Mario Greco, che ha annunciato i risultati per il gruppo nel primo trimestre, con la crescita dei premi e gli spazi per la concessione di nuovi bonus per l’ad stesso e per i manager. Greco ha poi illustrato il piano di riorganizzazione interna e la strategia del Leone sul lato investimenti. L’obiettivo? “Fare investimenti buoni per la società”, procedere con il rafforzamento del capitale e la riduzione delle spese.

Le prospettive per il 2013

Alla luce delle azioni intraprese e “pur in presenza di un quadro macro-economico ancora incerto”, per il 2013 il gruppo Generali prevede “un miglioramento del risultato operativo complessivo, proseguendo sia nel processo di rafforzamento del capitale che nel programma di riduzione delle spese annunciato a gennaio”.

Il consuntivo 2012

Lo scorso anno il risultato operativo del gruppo si è attestato a oltre 4,2 miliardi (+10,5%), superando le stime del consensus, che lo indicavano a 4,1 miliardi. “Nel 2012 abbiamo avviato una profonda trasformazione di Generali e i risultati di oggi segnano un punto di svolta nell’evoluzione del nostro gruppo verso la best practice internazionale”, ha rilevato Greco, commentando i risultati del 2012. “Abbiamo recentemente presentato la nuova strategia, basata sull’introduzione di disciplina, semplicità e focus in tutte le nostre attività. Stiamo semplificando la struttura e adottando un approccio più disciplinato nella gestione del gruppo e degli investimenti, focalizzandoci sul nostro business assicurativo”, ha ricordato.

La stabilità del dividendo

“La crescita del risultato operativo – ha aggiunto Greco – dimostra l’ottima qualità del nostro business industriale. Il progresso raggiunto dall’indice Solvency I prova che abbiamo avviato azioni di rafforzamento del capitale, che continueranno nei prossimi anni. La stabilità del dividendo attesta il nostro impegno continuo a remunerare adeguatamente i nostri azionisti anche in una fase di rafforzamento del capitale”. “Tenteremo di migliorare progressivamente il dividendo, tenendo in mente che la nostra politica è di distribuire almeno il 40% dell’utile netto”, ha detto Greco a proposito della politica di dividendi del gruppo per i prossimi anni.

Il calo dell’utile netto

L’utile netto 2012 risente di significative svalutazioni per 1,682 miliardi, di cui 1,271 miliardi nel solo quarto trimestre. Le svalutazioni del quarto trimestre sono attribuibili ai titoli disponibili per la vendita (792 milioni), alla partecipazione in Telco (148 milioni), a finanziamenti e crediti (118 milioni), real estate (56 milioni) e altri asset (156 milioni).

Il rafforzamento del capitale

Dal punto di vista patrimoniale, si è rafforzato il capitale con la crescita del patrimonio netto a 19,8 miliardi (+28%). Il Solvency I è salito a 150% (da 117% nel 2011) con un’eccedenza di 9 miliardi.

La crescita dei premi

Dal punto di vista delle performance industriali, i premi complessivi si sono attestati a 70 miliardi di euro (+3,2%), di cui oltre il 70% sottoscritti all’estero. In particolare, nel Vita i premi lordi sono saliti a 46,8 miliardi (+3,1%), spinti dai prodotti risparmio (+5,8%), con un risultato operativo cresciuto a 2,7 miliardi (+9,7%). Nei Danni i premi lordi sono saliti a 22,8 miliardi (+3,3%), registrando una crescita di tutti comparti, con un risultato operativo salito a 1,7 miliardi (+5,6%) e un deciso miglioramento del combined ratio a 95,7% (da 96,5% del 2011) nonostante l’impatto di 1,4 p.p. da catastrofi. Nel segmento finanziario il risultato operativo si è attestato a 408 milioni (+21,7%), con “una buona performance di Banca Generali”.

Le previsioni positive sul primo trimestre

“Il primo trimestre per ora sta andando bene. Non so dire come lo chiuderemo perché è presto ma i dati che sento arrivare dai nostri Paesi sono dati positivi”, ha detto Greco. “I tagli dei costi iniziano a dare i benefici che ci aspettavamo. Io mi attendo un buon risultato”, ha aggiunto Greco riferendosi sempre al primo trimestre. Greco ha anche anticipato che per fine marzo 2013 Generali prevede un Solvency I al 140%, tenuto conto dell’acquisto della quota di Gph da Petr Kellner, dell’applicazione della disciplina Ias 39 e del pagamento dei dividendi.

Le stime per il 2013

Quanto alle previsioni di utile operativo per l’intero esercizio in corso, Greco non ha aggiunto molto rispetto all’atteso “miglioramento” già indicato nel comunicato sui conti del 2012.
“Non posso indicare una previsione per fine anno. Ci aspettiamo che l’utile operativo sia in crescita. Abbiamo indicato una crescita significativa in tre anni, e riteniamo che sia raggiungibile. Pensiamo quest’anno di poter iniziare questo viaggio positivo verso i 5 miliardi che abbiamo promesso al 2015”, ha affermato.

Le cessioni

Il gruppo Generali procede con il previsto programma di cessioni ma non ci sono particolari aggiornamenti sul tema. “Sulle dismissioni non ci sono up-date. Stiamo proseguendo con il nostro piano e non vediamo alcun particolare ostacolo. Le procedure vanno avanti come previsto. Contiamo appena possibile di informarvi sull’esito definitivo di queste operazioni”, ha dichiarato Greco.

Nuovi bonus per i manager

“Entry bonus” in azioni Generali a beneficio del group Ceo Mario Greco e di alcuni altri dirigenti del gruppo. E’ quanto proporrà il cda all’assemblea di bilancio di aprile. Per dotare la società della provvista necessaria all’attuazione dell’entry bonus l’assemblea sarà chiamata ad autorizzare l’acquisto di massime 800 mila azioni proprie nell’arco di 18 mesi.

Gli incentivi in base alle performance

Il board ha inoltre definito un nuovo sistema di incentivazione variabile a breve e a medio lungo termine, che va a sostituire quello approvato nel 2011, per i manager che rivestono ruoli strategici in tutti i Paesi in cui il gruppo è presente. Il nuovo sistema, orientato alla remunerazione delle performance, è legato all’andamento di due parametri chiave del gruppo: il risultato operativo e il risultato netto, oltre che a una valutazione individuale degli obiettivi dei singoli manager. E’ inoltre vincolato alla condizione del raggiungimento di un target predefinito di ratio Solvency I. Il piano prevede tra l’altro l’assegnazione gratuita di azioni.

La riorganizzazione del gruppo

Nell’ambito del progetto di riorganizzazione del gruppo Generali in Italia, il cda ha deliberato di “procedere con le operazioni di concentrazione e razionalizzazione delle attività industriali e delle reti”. In particolare, il progetto di riorganizzazione, annunciato lo scorso dicembre, prevede l’accentramento in capo ad Ina Assitalia, che prenderà il nome di Generali Italia, del ramo d’azienda e delle reti distributive agenziali e di broker attualmente presenti in Assicurazioni Generali, in Alleanza Toro e nella stessa Ina Assitalia. E’ previsto poi l’accentramento in capo a una società di nuova costituzione interamente partecipata da Alleanza Toro, che prenderà il nome di Alleanza Assicurazioni, del ramo d’azienda e della connessa rete distributiva diretta tradizionale dei produttori dipendenti attualmente presente in Alleanza Toro. Rimarranno alla capogruppo le attività di direzione e coordinamento del gruppo, talune attività assicurative vita e danni in Italia e all’estero e le attività di riassicurazione.

Al termine di questo percorso, la presenza del gruppo Generali in Italia vedrà tre compagnie assicurative: Generali Italia, con sede legale a Mogliano Veneto (Tv), caratterizzata da una rete distributiva agenziale e broker, che controllerà a sua volta Alleanza Assicurazioni (con la rete distributiva di produttori dipendenti); Genertel, caratterizzata da canali distributivi online e di bancassurance; la joint venture Das, caratterizzata da reti agenziali e broker.

La crisi politica italiana

“Mi auguro, credo come tutti, che questa crisi politica abbia una soluzione che permetta al Paese di poter ricominciare a crescere perché la crescita è il problema fondamentale che tutti abbiamo in Europa e nel mercato italiano in particolare dopo questi 6-7 anni di lunghissima crisi economica e finanziaria”, ha dichiarato Greco. “Ci sono oggi chiari segnali di ripresa nel mondo: America e Cina stanno guidando un inizio ripresa dell’economia mondiale che per la prima volta da un pò di luce attraverso questa lunghissima crisi che abbiamo vissuto”, ha rilevato Greco, spiegando che la sua “preoccupazione” è che “purtroppo, quando questo comincia a succedere l’Italia entra in una complessa crisi politica che mette a rischio la possibilità di beneficiare di questo inizio di ripresa mondiale”.

Le partecipazioni e il rinnovo dei patti di sindacato

Generali, come sottolineato dall’ad, valuterà in merito alla propria partecipazione al rinnovo dei patti di sindacato di Mediobanca e Rcs sulla base del ritorno degli investimenti.
Greco ha confermato che Generali non ha più “nessuna partecipazione strategica”. La strategia del Leone è “fare investimenti buoni per la società”. E quindi guarderà “a tutto con questa ottica”, comprese le partecipazioni in Mediobanca e Rcs. “Se saranno buoni investimenti li faremo, altrimenti no. Non è una questione di principio ma una questione molto pratica: dobbiamo dare ritorni ai nostri clienti e fare le scelte migliori”, ha spiegato Greco.


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