“Mi sono meravigliato della telefonata di Grasso da Santoro, quando ti metti sul livello di chi ti accusa non si capisce più chi ha torto e chi ha ragione, è un errore”. Lo ha detto Marcello Dell’Utri, ex senatore del Pdl, a La Zanzara su Radio24. Per Dell’Utri, “se accetta di fare un confronto Travaglio lo sbrana di sicuro, non ci deve andare e non ha bisogno di andarci. Da cosa si deve difendere?”.
All’obiezione dei conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo, che hanno evocato la telefonata di Berlusconi a Santoro, Dell’Utri ha replicato. “Ma Berlusconi è come Garibaldi e per definizione non sbaglia mai. Grasso è presidente del Senato, non è una cosa utile chiamare in trasmissione, ma lo capirà quando avrà fatto esperienza, ora è un neofita”. “E poi – aggiunge Dell’Utri – quelle di Travaglio sono sicuramente delle palle grossissime, lui è il megafono di Ingroia, Ingroia era il nemico di Grasso e Travaglio continua a fare il lavoro di Ingroia”.
“Grasso non è un magistrato fanatico – aggiunge – non è un fanatico come Ingroia. Berlusconi non lo conosce. Ma avrebbe fatto benissimo a dare un premio antimafia a Silvio, è una cosa oggettiva che il governo Berlusconi è quello che ha lottato di piů contro la mafia”. Infine una stoccata su Antonio Ingroia: “Ingroia ad Aosta? Mi preoccupano i poveri cittadini valdostani che lo dovranno subire. Ma non troverà terreno fertile perché non c’è il clima palermitano. Invece per andare a sciare è un posto perfetto. Purtroppo torna a giudicare, ma poteva fare danni anche in politica”.