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Non solo Cipro. Ecco la mappa degli Stati europei aiutati

Cipro diventerà il quinto Paese dell’Eurozona a beneficiare di un piano di aiuti internazionale, dopo la Grecia, l’Irlanda, il Portogallo e ala Spagna, che ha ricevuto aiuti mirati per il solo settore bancario. Ecco la mappa completa, numeri alla mano, degli Stati aiutati.

Cipro

Dopo un primo tentativo fallito il 16 marzo, l’Eurozona e l’Fmi hanno trovato un accordo su un piano di aiuti a Cipro per un totale di 10 miliardi di euro. In cambio il Paese si impegna a ridimensionare il settore bancario, chiudendo la seconda banca dello Stato, la Laiki, e ristrutturando la prima, la Bank of Cyprus. I depositi inferiori ai 100mila euro non saranno toccati.
Inoltre le imposte sulle società salgono dal 10 al 12,5% e sono previste privatizzazioni.

Grecia

L’aiuto fornito ad Atene per impedire il tracollo dell’economia greca arriva a un totale di 380 miliardi di euro, sotto forma di prestiti, finanziamenti diretti e cancellazioni di debiti (questi ultimi per 107 miliardi di euro). I due piani di aiuti sono stati accompagnati da un programma di tagli draconiano, sotto il controllo della troika.

Irlanda

E’ stato il secondo paese, dopo la Grecia, ad aver concluso un piano di aiuti con Ue e Fmi nel novembre 2010. Il deficit aveva raggiunto il 32% del pil, un naufragio causato dalla bolla immobiliare del 2008 che aveva devastato il settore bancario del Paese. L’aiuto internazionale di 85 miliardi di euro è stato assegnato a condizioni durissime.

Portogallo

Lisbona ha raggiunto un accordo con Ue e Fmi grazie a un piano di correzione delle sue finanze pubbliche e di rilancio dell’economia nel maggio 2011, ottenendo in cambio un prestito di 78 miliardi di euro. Il Paese attraversa una grave recessione economica, il pil è sceso del 3,2%.

Spagna

Madrid ha ottenuto nel giugno 2012 una linea di credito di 100 miliardi di euro per il suo settore bancario. Gli aiuti ammontano a 41,4 miliardi di euro per la ricapitalizzazione delle banche in difficoltà e la creazione di una “bad bank”, la Sareb. Madrid, che è riuscita ad evitare un piano di aiuti globale per la sua economia, deve far fronte a un’importante scivolata delle finanze pubbliche: secondo le ultime previsioni della commissione europea, il paese registrerà un deficit pubblico del 6,7% nel 2013 e del 7,2% nel 2014.


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