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Il Grillo pensiero post-consultazioni: “Siamo la rivoluzione francese senza la ghigliottina”

Non va al nuovo incontro con Giorgio Napolitano insieme a Vito Crimi e Roberta Lombardi ma si collega in diretta con la sua webtv “La Cosa”. Ecco il Beppe Grillo pensiero post-consultazioni. Un pensiero che in realtà è sempre lo stesso: se la prende con “la casta dei politici e quella dei giornalisti” e loda il suo movimento che è, dice, “la rivoluzione francese senza la ghigliottina”.

No alla fiducia

“Fiducia a chi? A persone che hanno disintegrato questo Paese da vent’anni?”, si chiede il leader del M5S, “Sono parole che in bocca a queste persone sono parolacce. Responsabilità… Un’altra parola… Noi saremmo responsabili del fatto che il Paese non è governabile perché non facciamo alleanze e non diamo la fiducia. Servirebbe un neurologo”.

Un governo c’è

Grillo insiste sul fatto che un esecutivo in carica c’è e non bisogna aspettare: “Un governo c’è, si potrebbe domani mattina andare in Parlamento e fare con una semplice votazione l’abolizione della legge elettorale e tornare alla legge precedente. Sarebbe un segnale”.

La trasformazione antropologica dell’informazione

“Faccio un plauso ai nostri deputati e senatori che si sono distinti tra un ammasso di informazioni, un groviglio di cose: è incredibile come nascono cose dal nulla, poi vengono riproposte da un altro nulla e si creano discussioni vuote sul nulla”.

“E’ la trasformazione antropologica dell’informazione – ha aggiunto – che è diventata cattiva e violenta. C’è una confusione tra sondaggi, esperti. In televisione c’erano delle persone, dei professori che parlavano di grillini che volevano un governo pseudo tecnico. Siamo nel settore della psichiatria, bisogna guardarli sotto il profilo delle compulsioni e dei comportamenti.
Non è normale”.

 


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