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Bersani non si arrende e bacchetta Grillo

“Io ci sono, non intendo mica andare al mare”. Pier Luigi Bersani non si arrende e in una conferenza stampa nella sede del Pd lancia un appello a tutte le forze politiche: “Guardate meglio la nostra proposta che tiene assieme l’esigenza di dar voti a un governo che cambia e l’avvio esigibile e certo di un percorso riforma di costituzionale”.

Il doppio registro
“L’idea” che viene rilanciata da Bersani è che “chi ha maggior ruolo in Parlamento si incarica della responsabilità di un governo che avvii la legislatura e dichiari le cose essenziali che si possono fare sul fronte sociale”, di pari passo si avvia “un meccanismo inedito che dopo 15 anni di delusioni consegna in un tempo certo la riforma della seconda parte della Costituzione.
Nella nostra idea la maggior responsabilità e visibilità nella conduzione della Convenzione deve toccare a chi non partecipa direttamente alla funzione di governo. Si avvia così la legislatura. Abbiamo proposto questo schema a tutte le forze politiche perché quelle più simili a noi possono partecipare alla formazione del governo e le altre non impediscano la partenza del governo”.

No al governissimo
Il segretario del Pd ricorre poi alle sue famose metafore per ribadire il suo no a un governissimo Pd-Pdl: “Sarebbe un governo immobile e apparirebbe come tale, sarebbe una zattera piccola in un mare molto agitato”.

Al Congresso “gira la ruota”
Pier Luigi Bersani è pronto a fare anche un passo indietro, ma “la strada” da seguire è quella indicata dal Pd: un governo tra le forze più affini e una collaborazione larga sulle riforme. Lo ha detto il leader democratico durante una conferenza stampa: “Affiniamola, discutiamone, ma quella è secondo noi l’unica pista possibile: lavorare attorno a questo doppio registro. E’ realistico, è credibile: noi pensiamo che questo tema non potrà che riproporsi in questi termini, che non può essere risolto andando a nuove elezioni”.

Il leader Pd ha aggiunto: “Quella è la strada, la strada che ha detto il Pd. Per aiutare questa strada Bersani c’è, se Bersani fosse un ostacolo Bersani è a disposizione. Prima di tutto c’è l’Italia”.
E anche sul futuro del Pd ha ribadito il concetto della ruota che gira: “Io porto il partito fino al Congresso. Poi ‘la ruota gira’”.

La bacchettata ai 5 Stelle
“Ci siamo trovati di fronti a un disimpegno conclamato di M5s che ha avuto il voto di 8 milioni di elettori e a quanto pare intende metterli in frigorifero. Senza un governo il parlamento non può andare avanti e non c’è insulto o acrobazia che cancelli questa drammatica verità”.

Per Bersani poi, “i grillini dovrebbero fare una direzione in streaming, così come le fa il Pd.
L’articolo 49 della Costituzione dice che i partiti con metodo democratico concorrono alla vita politica nazionale. Vale solo per il Pd? Dove sono le direzioni all’aperto di tutte le altre forze?”.

“Noi lo facciamo”, ha aggiunto. “Cinque stelle mi pare che fa dichiarazioni e smentite, però il dato di fondo è che c’è un 25% del Parlamento che ha voluto partecipare alla vita parlamentare e intende non renderla effettiva, perché si parte dalla formazione di un governo. Non si può dire ‘si fa senza governo’, perché si scioglie il Parlamento”.


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