Per risanare il bilancio pubblico, lo Stato francese sta valutando l’ipotesi di cedere le partecipazioni in aziende di cui è azionista.
Lo ha affermato il ministro per la Ripresa produttiva, Arnaud Montebourg. “Nel quadro della ristrutturazione di bilancio e della modernizzazione delle politiche pubbliche, stiamo riflettendo sull’ipotesi di una variazione delle nostre partecipazioni“, ha dichiarato il ministro in un’intervista al Wall Street Journal.
Il governo del premier socialista Jean-Marc Ayrault ha dovuto riconoscere che non riuscirà a raggiungere l’obiettivo di un deficit al 3% del pil nel corso del 2013 e di essere in trattative per una proroga con la Commissione europea.
Venerdì Ayrault aveva annunciato che lo Stato centrale ha bisogno nel 2014 di trovare circa 5 miliardi di euro in tagli di spesa, poiché il suo governo cerca di raggiungere l’obiettivo di equilibrio delle finanze pubbliche entro il 2017.
IL PIANO DI TAGLI ILLUSTRATO DA AYRAULT
Al centro del piano di risanamento francese – si legge sempre sul Wall Street Journal – non ci saranno solo dismissioni, ma anche sforbiciate.
I tagli saranno discussi dai ministri a marzo e aprile, e il primo ministro Ayrault deciderà i budget dei diversi ministeri nel mese di giugno. I risparmi, nelle intenzioni, non dovrebbero provenire da una riduzione del numero dei dipendenti pubblici.
“Non saranno operati tagli orizzontali, ma si baseranno su ambiziose riforme strutturali della spesa di ciascun ministero e delle sue agenzie”, ha detto Ayrault in un comunicato.
Fino ad ora, il governo del presidente François Hollande si è concentrato principalmente su aumenti delle imposte, in quanto combatte per ridurre il deficit di bilancio. Tuttavia, le politiche del governo, che comprendono oltre 27 miliardi di euro di nuove tasse in meno d’un anno, hanno fatto crollare la crescita economica, aumentare la disoccupazione e deprimere i consumi.
“Ci stiamo concentrando su un’azione di controllo della spesa”, ha aggiunto Ayrault, specificando che dei 5 miliardi di euro previsti nessuno riguarderà il sistema di welfare.
LE PARTECIPAZIONI PIÙ IMPORTANTI
Intanto lo Stato francese ha già annunciato la scorsa settimana di aver venduto per 448,5 milioni di euro la sua quota del 3,12% nel gruppo aeronautico Safran.
Fra le più importanti partecipazioni pubbliche vi sono alcune con quote di maggioranza nell’Edf e Areva, oltre a partecipazioni minoritarie in France Télécom, Air France-Klm, Gdf Suez e Renault.