Giorgio Napolitano loda il coraggio che portò alle larghe intese nel 1976, lanciando un messaggio a tutte le forze politiche di oggi, e sembra riferirsi a Beppe Grillo nel criticare alcune “campagne moralizzatrici”, come quella annunciata oggi dal Movimento 5 Stelle.
In occasione della commemorazione al Senato di Gerardo Chiaromonte, storico dirigente del Pci e tra i principali artefici negli anni Settanta della collaborazione di governo tra Dc e Pci, il capo dello Stato ha ricordato: Nel 1976 “ci volle coraggio per quella scelta di inedita larga intesa e solidarietà, imposta da minacce e prove che per l’Italia si chiamano inflazione e situazione finanziaria fuori controllo e aggressione terroristica allo Stato democratico come degenerazione ultima dell’estremismo demagogico”.
In conclusione del suo intervento, il Presidente della Repubblica ha poi parlato di “certe campagne che si vorrebbero moralizzatrici in realtà si rivelano, nel loro fanatismo, negatrici e distruttive della politica”. Nella lezione del dirigente comunista, secondo Napolitano, c’è “la visione, innanzitutto, della politica come responsabilità cui non ci si può sottrarre”.