L’aveva detto e l’ha ribadito: no Franco Marini al Colle. “Votare Marini significa fare un dispetto al Paese”, ha detto Matteo Renzi alla trasmissione “Le invasioni barbariche”, condotta da Daria Bignardi su La7. “Si sceglie una persona più per le esigenze degli addetti ai lavori che per il Paese”, ha aggiunto il sindaco di Firenze.
Il no con foto
“Conosco Marini, mi sta molto simpatico e se sarà eletto sarò il primo a mettere la sua foto dietro la scrivania, perché amo le istituzioni e devono essere rispettate, ma credo che ci siano tanti motivi perché non va bene”, ha aggiunto Renzi spiegando: “Marini era il candidato del secolo scorso, nel 1999, a fare lo stesso lavoro.
Lo sconfitto Marini
Marini è l’idea di un Paese rinchiuso su se stesso, è stato bocciato un mese fa alle elezioni: ti candidano in Abruzzo, gli elettori ritengono che tu non debba fare quella cosa, e poi ti fanno fare il presidente della Repubblica”.
La questione cattolica
Poi, ha aggiunto Renzi, “non mi è piaciuto da cattolico questo dire ‘dobbiamo riportare un cattolico al Colle’. Io ho giurato sulla Costituzione, non sul Vangelo, che non puo’ essere uno strumento attraverso il quale si chiedono i posti”.