Come preannunciato sono state le schede bianche a prevalere durante il quinto spoglio per l’elezione del Presidente della Repubblica. Una modalità di voto scelta da Pd, Scelta civica e Lega Nord mentre il Pdl non ha partecipato al voto. Ma la partita più importante si è giocata al palazzo del Quirinale. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa mattina, su loro richiesta, i rappresentanti del Partito Democratico, del Popolo della Libertà e della Lega Nord. Egli ha, a conclusione, egualmente ricevuto il presidente del Consiglio, Mario Monti, anche a nome dei gruppi parlamentari di Scelta Civica. Infine, il capo dello Stato ha incontrato un’ampia delegazione dei Presidenti delle Regioni.
La richiesta dei leader a Napolitano verte sulla disponibilità ad un Napolitano bis o, in subordine, un suggerimento sul suo successore.
“Abbiamo incontrato Giorgio Napolitano. Gli abbiamo chiesto la disponibilità a rimanere. Ci ha risposto che ci darà una risposta entro le 13.30. Vi terrò informati…”, ha scritto su Facebook Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana. Ma un comunicato ufficiale ha informato che Napolitano comunicherà la sua risposta entro le 15.00.
Le richieste del Pd
Secondo quanto si apprende il partito democratico avrebbe presentato al capo dello Stato un pacchetto che prevede anche la disponibilità a sostenere un governo del presidente con un mandato non limitato a pochi mesi.
L’invito di Monti
Il Premier Mario Monti ha fatto sapere di aver chiesto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di accettare un nuovo mandato “nel superiore interesse del Paese” nel corso del loro incontro al Quirinale, a nome di Scelta Civica che ancora stamattina aveva fatto appello alla convergenza su Anna Maria Cancellieri.
Il Pdl
Silvio Berlusconi è rientrato a palazzo Grazioli dopo essere stato a colloquio con Giorgio Napolitano, accompagnato da Gianni Letta e Angelino Alfano. Incontro in cui il Cavaliere ha ribadito la totale disponibilità del Pdl a votare un Napolitano bis. “Vedremo se dal Presidente – sintetizza Maurizio Gasparri – verrà una disponibilità o un contributo di saggezza” su un’altra via d’uscita.
L’invito di Renzi
“Naturlamente se il presidente della Repubblica accettasse l’incarico sarebbe un fatto molto positivo, molto. Però in questo momento dobbiamo evitare di mettere in difficoltà il presidente stesso”, ha detto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. “Oggi è il momento in cui tutti insieme ci occupiano di dare una risposta alla situazione istituzionale italiana e evitare ulteriori polemiche.” Renzi auspica che “l’invito” a Giorgio Napolitano, per un secondo mandato, arrivi “da tutte le forze”. “Speriamo che questa sera i Grandi elettori ce la facciano”, ha concluso.
Il no di Sel e M5S
“No” di Sel a una rielezione di Giorgio Napolitano. “Non esiste, noi facciamo appello a tutti gli elettori Pd a votare Rodotà: per farsi bene e fare bene al Paese”, ha liquidato la possibilità Nicki Vendola parlando in piazza Montecitorio, dove stazionano i sostenitori di Stefano Rodotà. “Ieri – ha detto fra l’altro – si è consumato il funerale della seconda Repubblica. Dobbiamo andare presto e bene alla terza, non allungare i tempi della cerimonia macabra. Dobbiamo scegliere se andare incontro alle domande dei giovani del Paese o alle richiste di Berlusconi. Per questo si deve votare Rodotà.
Come Sel, anche il Movimento 5 Stelle continuerà a votare Stefano Rodotà presidente della Repubblica. Lo ha precisato la capogruppo alla Camera, Roberta Lombardi. “I cittadini – ha sottolineato Lombardi – vogliono Rodotà”.
L’appoggio del partito socialista
La rielezione di Giorgio Napolitano è la “strada maestra” per il Partito socialista italiano, ma se Napolitano non accettasse “per ragioni che potremmo comprendere”, è necessario perseguire un “metodo condiviso” per eleggere il Capo dello Stato, individuando una “candidatura aperta a tutto il Parlamento”, ha detto in una conferenza stampa a Montecitorio il segretario Riccardo Nencini.
Nencini ha sottolineato che il Psi aveva già chiesto tempo fa a Napolitano di rimanere al Colle sottolineando che “il suo ruolo sarebbe utilissimo a tirare l’Italia fuori dalle attuali condizioni di profondo disagio” e assicurando che il Psi lo voterebbe.