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Forza Enrico Letta. Parla De Micheli (Pd)

Con la scelta di affidare l’incarico a Enrico Letta, il presidente Giorgio Napolitano ha colto, come fa sempre, lo spirito del tempo che viviamo”. A pensarlo è il deputato Paola De Micheli, uno dei parlamentari più vicini al vertice dimissionario del Pd.

LA FIGURA DEL MEDIATORE
Per la deputata emiliana, la decisione di puntare su Letta è stata dettata da un mix di caratteristiche, che ne fanno uno dei candidati ideali al ruolo di mediatore in questa fase politica. “Il presidente Letta ha dalla sua non solo l’età, che richiama a un rinnovamento generazionale, ma anche tante competenze e credibilità che ne fanno uno dei politici italiani più apprezzati sul piano internazionale in Europa e non solo”.

UN CAMBIO DI ROTTA
Proprio l’Europa, che l’ha conosciuto nel 1998 come giovanissimo ministro delle Politiche comunitarie, sarà uno dei fari dell’agire politico di Enrico Letta. “C’è necessità di cambiare rotta e di modificare la tendenza del rigore assoluto, proponendo politiche di sviluppo nuove anche attraverso investimenti nel settore pubblico, che riescano poi a trainare quello privato”.

I PUNTI D’INTESA
La via di Enrico Letta, impegnato nelle consultazioni con le forze politiche in Parlamento, è stretta, ma potrebbe arrivare a destinazione. Attraverso quali convergenze?
Il Pdl – ritiene De Micheli – al di là delle fibrillazioni di queste ore ha il dovere di rispettare l’impegno a collaborare preso con il presidente Napolitano e sulla quale trova la disponibilità del presidente Letta. Inoltre, sarà importante la presenza di punti programmatici importanti anche per il centrodestra, sui quali credo sia possibile trovare un’intesa. Penso ad esempio a alcune riforme di natura istituzionale. Meno affascinante e meno interessante mi sembra la partita sui nomi, perché il tasso d’innovazione dovrà essere sui temi. La sfida vera – conclude la parlamentare del Pd – è sul programma”.



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