Vento in poppa, ma meno delle previsioni. L’economia americana è cresciuta nel primo trimestre a un passo più lento delle stime. Sulla performance deludente hanno pesato i tagli automatici della spesa scattati l’1 marzo nell’ambito del Sequester. In particolare “è probabile che abbiano provocato una contrazione delle spese del settore difesa”.
E’ il giudizio di Alan Krueger, presidente del Council of Economic Advisers della Casa Bianca, che così ha commentato il dato sul Pil del primo trimestre, che ha segnato un aumento del 2,5%, al di sotto del 3,2% atteso dagli analisti.
“Questi tagli arbitrari e non necessari saranno un vento contrario nei prossimi mesi e ridurranno gli investimenti nella competitività del Paese”, ha aggiunto Krueger, ribandendo quanto detto in precedenza dal presidente Barack Obama sulla necessità di “evitare all’economia ferite autoinflitte”.
Comunque, ha ricordato l’economista, l’economia americana “è cresciuta per quindici mesi di fila” ed “è importante ricordare che è fatta di varie componenti”, per esempio si sono attestati in rialzo investimenti residenziali e spese per consumi.