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I grillini buttano fuori dal movimento il senatore Mastrangeli

Non è bastata la sua difesa accorata di fronte al popolo del web, né le lodi sperticate rivolte ai guru Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Il senatore Marino Mastrangeli, reo di aver rilasciato un’intervista nella trasmissione Pomeriggio 5 condotta da Barbara D’Urso, è stato espulso dal Movimento 5 stelle.

Il verdetto, dopo la proposta formulata dall’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari, è arrivato da una consultazione on line degli iscritti. “Le operazioni di voto – si legge in un comunicato pubblicato sul blog del comico – si sono concluse. Gli aventi diritto erano 48.292, di questi hanno votato in 19.341. L’88,8% (pari a 17.177 voti) ha votato per l’espulsione, il restante 11,2% (pari a 2.164 voti) ha votato per il no”. Un risultato schiacciante. L’episodio, però, non può che attirare nuovamente l’attenzione sul problema della democrazia interna al movimento.

Lo stesso Mastrangeli, riponendo fiducia nel giudizio degli iscritti al suo partito, era sicuro di non essere espulso. “Non siamo mica in Corea del Nord”, ha detto poco prima del voto.

L’accusa, secondo quanto pubblicato sul sito ufficiale del M5s in occasione dell’apertura della consultazione on line, Mastrangeli “ha violato numerose volte la regola” del Codice di comportamento che prescrive di “evitare la partecipazione ai talk show televisivi” e lo ha fatto “senza sentire alcun coordinarmento con i gruppi parlamentari e danneggiando così l’immagine del M5s con valutazioni del tutto personali”.

Proprio Mastrangeli ha tenuto a precisare qualche giorno fa di non aver infranto questa regola, perché nel corso della trasmissione non ha avuto un contraddittorio con altri esponenti politici, ma si è limitato a rispondere a domande secche sui lavori parlamentari. Non si sarebbe trattato di un talk show, quindi, ma di una semplice e consentita intervista.

Ciò non è servito a evitare che i gruppi parlamentari riuniti del Movimento 5 stelle Camera e Senato deliberassero a maggioranza di proporre l’espulsione dal gruppo parlamentare del Senato di Mastrangeli “per palese violazione delle norme di comportamento sottoscritte dallo stesso prima della sua candidatura“. In particolare – sostengono i grillini – Mastrangeli ha continuato nella sua condotta, “benché l’intero gruppo lo avesse più volte invitato a desistere”.

Un nuovo “caso Salsi” – il primo della storia parlamentare del movimento – è servito. Ora tutti attendono di vedere dove si collocherà politicamente il senatore stellato, espulso dai 5 stelle, ma pur sempre seduto come suo diritto tra gli scranni di Palazzo Madama.



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