La scarsità di credito bancario “frena gli investimenti e la crescita”. Serve “nuova finanza per le imprese, insieme a interventi diretti a sbloccare il circolo vizioso credit crunch-recessione”. A sostenerlo il Centro studi di Confindustria, secondo cui il fabbisogno finanziario per maggiori investimenti delle imprese può essere stimato in 90 miliardi in 5 anni.
Secondo il Csc, questi nuovi finanziamenti “vanno trovati aprendo canali alternativi a quello bancario, da tempo individuati ma mai diventati realmente efficaci” e “bisogna superare i tradizionali limiti di accesso delle aziende italiane ai mercati”.
Maggiori risorse, prosegue il Centro studi, “devono venire dal capitale proprio delle imprese. Ciò richiede il rilancio di vari strumenti. La crisi ha frenato in Italia lo sviluppo del mercato del private equity, importante per le PMI che non accedono alla Borsa. Anche l`espansione degli strumenti ibridi di capitale, come il mezzanine finance, va rilanciata”.