Cresce anche tra gli ortodossi del rigore europeo la fronda dei politici che chiedono di allentare i vincoli fiscali imposti da Berlino e Bruxelles.
La svolta arriva per Bloomberg dopo le forti pressioni degli Usa, che durante il G7 dei ministri delle Finanze e dei banchieri centrali hanno chiesto all’Europa di agire in fretta contro l’aggravarsi della recessione.
Nel corso del vertice di Londra, i partecipanti si sono detti intenzionati a ridimensionare le politiche di austerità, aprire a maggiori aiuti monetari e sbloccare i prestiti bancari. Un primo segnale è arrivato dal via libera a Francia e Spagna di sforare i limiti fissati del 3% nel rapporto deficit/Pil.
Buoni segnali arrivano anche dall’Italia, dove in un anno i costi d’indebitamento sono scesi ai minimi storici, così come i rendimenti sui titoli di Stato di molti Paesi in difficoltà dell’Eurozona.
Proprio oggi alcuni funzionari europei si riuniranno per discutere della situazione economica e di una revisione degli aiuti per le nazioni colpite dalla crisi come Grecia e Spagna.
L’ALLARME DI DEUTSCHE BANK
Per la tedesca Deusche Bank, “l’austerità” in Europa “può aver raggiunto i suoi limiti politici e i mercati sono felici di vedere qualche riequilibrio”. L’obiettivo primario, si legge in un report della banca destinato ai suoi clienti, rimane “la crescita economica”. Già nelle scorse settimane l’istituto aveva bocciato il programma del nuovo premier Enrico Letta proprio a causa del poco impegno per ridurre gli effetti dell’austerità.
IL PIANO DELLA BCE DI DRAGHI
Al termine del G7 finanziario di Londra, il presidente della Bce Mario Draghi ha detto ai giornalisti che, tra le opzioni per sostenere i prestiti alle piccole e medie imprese, sta pensando di acquistare titoli garantiti da asset delle pmi.
LA SVOLTA DELLA GERMANIA
Anche la Germania, sostenitore principale del rigore di bilancio, si è ammorbidita. Il ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble ha detto il 9 maggio scorso che l’Europa ha ora “spazio sufficiente manovra” in materia di politica fiscale.
“Nessuno ha mai parlato di politiche di austerità“, ha detto ai giornalisti dopo il G7. “Tutti sono d’accordo che non abbiamo mai condotto esclusivamente politiche di austerità, ma abbiamo sempre effettuato politiche per la crescita sostenibile, che ovviamente hanno finanze pubbliche sostenibili come condizione preliminare”.