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Franco nuovo Ragioniere generale dello Stato. La biografia completa

Il consiglio dei Ministri ha nominato Daniele Franco nuovo ragioniere generale dello Stato. “Abbiamo deciso la nomina di Daniele Franco come nuovo ragioniere generale dello Stato”, ha detto il premier Enrico Letta. “Mi preme sottolineare da parte di tutto il consiglio dei Ministri, mio personale e del ministro Saccomanni, un ringraziamento molto sentito a Mario Canzio, con il quale abbiamo avuto modo di lavorare. E’ un ringraziamento non formale ma molto sentito”, ha assicurato il premier.

Il ruolo di Franco

Si rafforza quindi di uomini di provenienza da Palazzo Koch il ministero dell’Economia: dopo la nomina a ministro di Fabrizio Saccomanni, che ha lasciato la direzione generale della Banca centrale, è ora la volta del capo ufficio studi Daniele Franco, succeduto alla direzione dell’area ricerca economica a Salvatore Rossi, che ha preso il posto di Saccomanni. Finisce dunque l’era di Canzio al vertice della Ragioneria generale dello Stato, come aveva anticipato Formiche.net. Su Canzio nelle ultime settimane sono arrivate critiche nette e serrate della grande stampa, a partire dal Sole 24 Ore anche dal Corriere della Sera. L’editoriale del Corriere della Sera firmato dall’economista Francesco Giavazzi ha dimostrato come negli anni di Canzio alla Ragioneria la spesa pubblica non è diminuita ma cresciuta.

La biografia completa

Nato a Trichiana (Belluno) il 7 giugno 1953, si è laureato in Scienze politiche presso l’Università di Padova nel 1977. Ha conseguito un Master in organizzazione aziendale nel 1978 presso il Consorzio Universitario di Organizzazione Aziendale di Padova e un Master of Science in economia nel 1979 presso l’Università di York in Gran Bretagna.
Tra il 1979 e il 1994 è stato al Servizio Studi. Dal 1994 al 1997 è stato Consigliere Economico presso la Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Commissione Europea. Tra il 1997 e il 2007 è stato direttore della Direzione Finanza Pubblica del Servizio Studi. Dal 1999 al 2007 ha presieduto il Gruppo di lavoro di finanza pubblica del Sistema Europeo di Banche Centrali. Dal 2007 al 2011 è stato Capo del Servizio Studi di struttura economica e finanziaria. Dal luglio 2011 ha assunto l’incarico di Direttore centrale dell’Area Ricerca economica e relazioni internazionali.

Ha rappresentato la Banca in comitati e gruppi di lavoro presso organismi internazionali. È stato membro di gruppi di lavoro presso il Ministero delle Finanze, il Ministero del Tesoro, la Presidenza del Consiglio e l’Istat. Tra il 2000 e il 2003 è stato membro del Consiglio direttivo della Società Italiana di Economia Pubblica. Ha tenuto corsi presso le Università di Bergamo e Trieste, l’Università Cattolica di Milano e la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione.
Ha pubblicato libri in materia di spesa pubblica, sistemi di protezione sociale e regole fiscali europee; ha scritto saggi in materia di politica di bilancio, federalismo fiscale, contabilità generazionale, tassazione delle attività finanziarie e distribuzione dei redditi.

Il giudizio di Polillo su Franco

Sarebbe un’ottima scelta”, aveva dichiarato in una conversazione con Formiche.net l’ex sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo commentando le indiscrezioni degli scorsi giorni su Franco alla Ragioneria generale dello Stato. “Faccio i miei auguri a Canzio che ha gestito un organismo complesso in anni difficili con professionalità e dedizione. E non sempre il suo lavoro è stato apprezzato come avrebbe meritato. Se la notizia fosse confermata, sarebbe un’ottima scelta. Franco viene da Bankitalia ed è considerato uno dei massimi esperti di finanze pubbliche con competenza a livello internazionale, non a caso ha seguito il percorso per il Patto di Stabilità nazionale. Rispetto alla tradizionale figura contabilistica del Ragioniere – aveva prosegue Polillo – si passerebbe quindi a una figura più complessa, in cui agli aspetti di contabilità pubblica si aggiungono quelli di macroeconomia. Con una competenza aggiuntiva rispetto al corpus tradizionale che ha caratterizzato fino ad oggi il Ragioniere centrale”.


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