Skip to main content

Cosa ha deciso Letta su Imu, Cig, doppi stipendi e precari Pa

Sospensione dell’Imu fino a settembre, finanziamento della Cig per un miliardo di euro, rinvio dei contratti dei precari della Pa, stop al doppio stipendio per i ministri-parlamentari. I punti chiave toccati dal Consiglio dei ministri sono stati questi. Poche risorse per tanti rinvii, in attesa di un miglioramento della situazione che stenta ad arrivare. Ecco il comunicato della presidenza del Consiglio sulle decisioni approvate oggi.

L’Imu e la sospensione della rata di giugno sulla prima casa

La rata di giugno dell’Imu verrà sospesa e il governo si impegna a riformare l’imposta entro il 31 agosto. “Come primo intervento il decreto sospende la rata dell’Imu che le famiglie italiane dovrebbero pagare a giugno e che non devono più pagare a giugno e si dà tempo al 31 di agosto, tempo entro il quale il governo e la maggioranza che lo sostiene dovrebbe realizzare la riforma dell’Imu. Diamo conseguenza al discorso che in Parlamento abbiamo fatto”, ha spiegato Letta.

Il finanziamento della Cig

La cassa integrazione per il 2013 era finanziata per un miliardo di euro. Questi soldi sono finiti. C’è l’esigenza fortissima di rifinanziarla e oggi facciamo un rifinanziamento per un miliardo di euro per avvicinarci al fabbisogno per il 2013″, ha detto il premier

I contratti dei precari della Pa

Il governo ha rinviato la scadenza dei contratti dei precari della pubblica amministrazione da luglio 2013 al 31 dicembre 2013. “La scadenza al 31 luglio 2013 avrebbe rappresentato per moltissimi lavoratori un’oggettiva e molto forte difficoltà”, ha detto Letta

I contratti di solidarietà

Nel decreto varato oggi ci sono “passaggi molto importanti, come la norma che fa ripartire la logica dei contratti di solidarietà, altro strumento importante per venire incontro a lavoratori e imprese”, ha annunciato il premier. “Il rifinanziamento dei contratti di solidarietà è un punto importante” perché “consente” di tenere i lavoratori “attivi”, ha commentato il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini.

Il commento di Saccomanni

Dal Governo c’è una “precisa direzione” di intervento per “alleggerire il carico fiscale sulle imprese che producono e danno sostegno all’occupazione“, ha detto il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni.

L’eliminazione del doppio stipendio

Niente più doppi stipendi per i ministri che sono anche parlamentari. Letta ha annunciato il varo della norma che elimina il doppio assegno per i ministri-parlamentari: “Con il dl che abbiamo oggi approvato questo stipendio viene eliminato, perché riteniamo che non sarebbe stata sufficiente una semplice rinuncia da parte di ognuno di noi. Il parlamentare che svolge la funzione di ministro deve sapere che gli deve bastare lo stipendio da parlamentare e non ha senso un ulteriore stipendio. Il governo quindi vuole dare un messaggio molto forte attraverso questo intervento”.
L’eliminazione del “doppio stipendio” per i ministri-parlamentari, ha precisato Letta, vale “anche per i vice-ministri e per i sottosegretari. Il nostro primo atto è la riduzione dei costi della politica”, ha evidenziato Letta.

Minniti e Franco

Il Consiglio dei ministri ha poi nominato Marco Minniti sottosegretario di Stato con delega ai servizi segreti e Daniele Franco nuovo Ragioniere della Ragioneria generale di Stato.



×

Iscriviti alla newsletter