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La risposta di Letta a Landini su lavoro e Imu

“Il lavoro è il cuore del mio impegno, lo dimostrano le parole e, soprattutto, i fatti”.
E’ così che il presidente del Consiglio Enrico Letta in un’intervista a La Repubblica risponde al messaggio lanciato ieri dalla Fiom al governo: “La vera emergenza è il lavoro non l’Imu”, ha detto ieri il segretario Maurizio Landini alla manifestazione nazionale dei metalmeccanici della Cgil.

A testimoniare l’attenzione del nuovo governo per alleviare i problemi del Paese il premier cita il primo provvedimento del Consiglio dei ministri: ‘Il primo decreto – ricorda – costa 1.040 milioni, di cui 1000 sono contro la disoccupazione e 40 sul resto. E non c’è soltanto il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, ma anche l’aiuto immediato ai precari della Pubblica amministrazione e lo sblocco dei contratti di solidarieta”.

Al Pdl, che rivendica la ‘vittoria’ sull’Imu, Letta risponde che “bisogna finirla con questa logica assurda per cui Berlusconi vince sempre e il Pd perde sempre”. In questo caso i fatti direbbero “l’opposto”. “Gran parte della manovra – aggiunge – è dedicata ai temi cari al centrosinistra, compresi i precari della pubblica amministrazione e i contratti di solidarieta”. Sostenere il contrario “è semplicemente incredibile”. E’ in Europa comunque che andrà giocata “la vera battaglia”, con un alleato forte come Hollande. “La lotta alla disoccupazione giovanile – spiega – diventerà il vero punto delle nostre politiche”.

“In questa fase – dice – non possiamo fare di più. Allargare i cordoni della borsa, come si faceva in passato, non è possibile. Da qui a settembre è il massimo che possiamo fare. Poi, dopo le elezioni tedesche, speriamo che l’Europa cambi passo”.

E sull’aumento dell’Iva e la sospensione per l’Imu sui capannoni ha detto: ‘Capisco le difficoltà dei commercianti e di chi ha attività produttive. Ma l’Imu sui capannoni vale 7 miliardi di euro e non li abbiamo”. “Il circo mediatico, i partiti e anche diversi ministri – conclude – non hanno ancora capito qual è la nostra situazione. Ecco perché dobbiamo procedere con molta cautela”.


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