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L’appello di Papa Francesco per un mercato umano

Oggi Papa Francesco ha parlato di crisi. Ma, come ormai è abituale, non in senso tradizionale. Durante l’udienza odierna con i membri della Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice, Papa Francesco ha detto che la crisi attuale non è solo economica e finanziaria, ma affonda le radici in una crisi etica e antropologica. “Seguire gli idoli del potere, del profitto, del denaro, al di sopra del valore della persona umana, è diventato norma fondamentale di funzionamento e criterio decisivo di organizzazione”, ha spiegato.

Papa Francesco ha ricordato che “ci si è dimenticati e ci si dimentica tuttora che al di sopra degli affari, della logica e dei parametri di mercato, c`è l’essere umano e c`è qualcosa che è dovuto all`uomo in quanto uomo, in virtù della sua dignità profonda: offrirgli la possibilità di vivere dignitosamente e di partecipare attivamente al bene comune”.

La lezione di Benedetto

Papa Francesco ha avuto anche una parola per ricordare quanto è stato fatto dal suo predecessore, citando l’enciclica Caritas in veritate: “Benedetto XVI  ci ha ricordato che ogni attività umana, anche quella economica, proprio perché umana, deve essere articolata e istituzionalizzata eticamente”. E ha concluso: Dobbiamo tornare  alla centralità dell`uomo, ad una visione più etica delle attività e dei rapporti umani, senza il timore di perdere qualcosa”.

Il significato della disoccupazione

“È un fenomeno, quello della disoccupazione, della mancanza e della perdita del lavoro, che si sta allargando a macchia d’olio in ampie zone dell’occidente e che sta estendendo in modo preoccupante i confini della povertà”, ha detto Papa Francesco. E ha avvertito che non c’è peggiore povertà materiale di quella che non permette di guadagnarsi il pane e che priva della dignità del lavoro.

Il valore della solidarietà

Secondo Papa Bergoglio, il problema ormai non riguarda soltanto i paesi del sud del mondo. “Questo ‘qualcosa che non funziona’ non riguarda l’intero pianeta. Ecco allora l’esigenza di ‘ripensare la solidarietà’ non più come semplice assistenza nei confronti dei più poveri, ma come ripensamento globale di tutto il sistema, come ricerca di vie per riformarlo e correggerlo in modo coerente con i diritti fondamentali dell`uomo, di tutti gli uomini”.

Papa Francesco ha invitato a ridare la cittadinanza sociale alla parola solidarietà, non ben vista dal mondo economico: “La solidarietà non è un atteggiamento in più, non è un’elemosina sociale, ma è un valore sociale. E ci chiede la sua cittadinanza”.

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