Verdura, frutta fresca, pranzo take-away e piatti pronti da scaldare. Questo ed altro ancora potrà essere presto ordinato via Amazon con pochi semplici click. A patto che vi troviate negli Usa.
Il servizio, Amazon Fresh, nasce nel 2007 come un esperimento circoscritto alla città di Seattle, dove è poi rimasto confinato fino ad oggi. Ma Amazon non si è mai arreso completamente e il servizio di pronta consegna alimentare si appresta a raggiungere anche Los Angeles e San Francisco per poi puntare ad ampliare le vendite alimentari online a molte altre città Usa e non solo. Secondo le ultime indiscrezioni, Amazon Fresh arriverà entro giugno nell’area di Los Angeles mentre a ottobre in quella di San Francisco. Entro il 2014 il servizio potrebbe essersi esteso a 40 nuove città negli Stati Uniti d’America.
Un mercato appetitoso
Alcuni indizi lasciavano presagire la notizia. Qualche settimana fa il sito specializzato Geek Wire
annunciava che Amazon si stava dando da fare per munire i suoi centri di distribuzione al di fuori dell’area di Seattle di particolari sistemi di refrigerazione.
L’occasione, è il caso di dirlo, è veramente appetitosa per Amazon: la spesa è qualcosa a cui non si può rinunciare e sempre più persone non trovano il tempo per effettuarla e vorrebbero riceverla comodamente a casa. Nonostante Amazon conti milioni di affezionati in tutto il mondo espugnare il mercato online nel settore alimentare non è semplice.
Il duello con Wal-Mart
I generi alimentari inoltre sono deperibili e necessitano di una efficiente organizzazione per essere consegnati in fretta e in ottime condizioni. Infrastrutture di cui Amazon è già in possesso, motivo per cui i potenziali concorrenti dovrebbero iniziare a preoccuparsi.
Prima tra tutte Wal-Mart, la catena di grandi magazzini a stelle e strisce, icona della cultura americana e del consumismo, che ad esempio sta testando un servizio simile a San Francisco, o FreshDirect, che consegna cibo in case e uffici a New York. I due colossi americani della vendita al dettaglio, Wal-Mart e Amazon, hanno da tempo intrapreso una corsa frenetica per consegnare prodotti ‘freschi di giornata’. Recentemente Wal-Mart sta avviando inoltre un piano radicale per consentire ai clienti dei propri punti vendita di consegnare i pacchi agli acquirenti online in diretta concorrenza ad Amazon.
L’ultima trovata di Amazon in India
L’entusiasmo di Amazon non si ferma all’investimento nel settore alimentare. Il colosso delle vendite al dettaglio online, ha appena lanciato in India il sito Amazon.in, che offrirà libri, film e spettacoli tv tramite terzi, scavalcando il divieto imposto da New Delhi alle multinazionali straniere di vendere i propri prodotti direttamente ai consumatori indiani. Amazon ci aveva già provato l’anno scorso tramite il sito Junglee.com, che permette ai compratori di ricercare diversi prodotti e comparare i prezzi, ma non di acquistare la merce. “Non vediamo l’ora di cominciare in India”, ha commentato il vice-presidente di Amazon, Greg Greeley, in un comunicato.
Trovate pubblicitarie fruttuose
La fortuna di Amazon potrebbe risiedere nella sua conoscenza di innumerevoli indirizzi e carte di credito degli acquirenti. Il Financial Times citando le stime di eMarketer, società di ricerca digitale, sostiene che quest’anno Amazon prevede di generare 800 milioni di ricavi pubblicitari dalla sua attività di e-commerce che sfrutta informazioni sui consumatori per strappare inserzionisti ai rivali come Google e Facebook.
Coloro che fanno investimenti in campagne pubblicitarie desiderano infatti usare il portale di e-commerce per indirizzare messaggi promozionali basati non solo su ciò che le persone cercano online ma anche quello che comprano.
Il gruppo non ha svelato i suoi introiti pubblicitari ma secondo eMarketer la cifra raggiunta l’anno scorso è stata pari a 610 milioni di dollari e per quest’anno è previsto un rialzo sul 2012 del 37% a 835 milioni.