Dal Colle alla Disfida. Non si può dire che non abbia (s)mosso i nomi che contano l’ex portavoce del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, sostenuto da tutto il centrosinistra (Sinistra unita, Pd, Sel, Centro Democratico, Scelta civica, Insieme), parte in vantaggio di 14 punti sul candidato del centrodestra Giovanni Alfarano. Il ballottaggio per le elezioni amministrative a Barletta ha già un vincitore di “immagine”. Perché Pasquale Cascella ha registrato, non solo illustri endorsement, ma il sostegno vis a vis di veri e propri carichi da novanta della politica biancarossaeverde, che per l’occasione sono scesi in Puglia in pubbliche manifestazioni.
La coda come la testa
Partiamo dalla chiusura della campagna elettorale, che Cascella ha inteso disporre con lo stesso metro con cui l’aveva iniziata: con un big assoluto della politica come Walter Veltroni che venerdì sera ha monopolizzato l’attenzione. L’ex sindaco di Roma è stato l’ultimo esponente di peso a visitare la città della Disfida, ma non è stato l’unico. In principio era stato il ras della politica pugliese di centrosinistra, Massimo D’Alema, a fare rotta su Barletta. Troppo forte il desiderio di salutare e appoggiare in pompa magna (a Max piace molto) colui che per sette anni ha veicolato pensieri e suasion del Colle. E farlo nella sua Puglia non è stato un aspetto secondario per l’ex ministro degli esteri.
Big in campo
È stata poi la volta del new boy della politica dello stivale e prossimo candidato alla segreteria dei democratici, Matteo Renzi. Che, non solo ha toccato la Puglia come meta delle elezioni amministrative, ma anche in ottica futura. Inseguendo quella strategia localistica che lo sta portando a tastare il polso al paese, da Bolzano a Canicattì. Non poteva mancare poi l’appoggio sindacale a Cascella ed ecco Susanna Camusso ragionare su un voto utile a Cascella in chiave occupazionale, si vedano le proposte sul ruolo produttivo che la città in passato ha sempre avuto, con riferimenti al settore manifatturiero.
Nichi e Guglielmo
Dopo la Cgil è stata la volta del vertice regionale, ovvero Nichi Vendola che dalla sua Terlizzi in verità ci ha impiegato poco più di una manciata di minuti in auto per dare il suo sostegno a Cascella, precedendo l’attuale reggente del Partito democratico. Quel Guglielmo Epifani che, vista e considerata la sua esperienza ai tavoli della contrattazione sindacale, è stato chiamato a traghettare con diplomazia e pazienza certosina un partito nervoso e balcanizzato. Che dalla non vittoria di Bersani deve tentare di giungere con le ossa sane alla svolta (?) di ottobre. E che ha dato il suo “in bocca al lupo” al candidato sindaco da parte di tutto il partito.
Basteranno?
Nessuno ovviamente può presupporre che bastino tali (e patinate) pacche sulle spalle per arrivare primo al traguardo di lunedì. Ma in quanto a flash, citazioni dotte e aperitivi che fanno molto radical chic, Cascella la sua partita già l’ha vinta. Con i cittadini barlettani, super impegnati a immortalare i vip con i propri i-phone, che pare abbiano gradito non poco questo “red carpet”.
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Dal Colle alla Disfida: “Red carpet” a Barletta per Cascella sindaco
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