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La privacy degli italiani è sempre più a rischio

Telefoni, banche dati, smarthphone, social network: la privacy degli italiani è sempre più a rischio e nel 2012 sono aumentate le violazioni. E’ questo il bilancio tracciato dal Garante della Privacy, presieduto da Antonello Soro, nella sua relazione annuale alla Camera dei Deputati.Per il 2012 l’Autority ha contestato 578 violazioni amministrative: una parte ha riguardato il mancato rispetto delle norme in materia di telemarketing, di dati di traffico telefonico e telematico e la mancata adozione di misure di sicurezza.Quanto alla Rete il Garante ha adottato linee guida per il corretto trattamento dei dati per blog, forum, social network e siti web che si occupano di salute. L’Autority ha aperto poi un procedimento nei confronti di Google per la gestione opaca rispetto alle nuove regole della privacy adottate.”Gli algortimi non sono neutrali” ha detto Soro alla Camera. Bisogna “scongiurare il pericolo che le nuove tecnologie – ha aggiunto il garante – anche quando capaci di semplificare la vita, diventino degli strumenti perversi fondati su un uso spregiudicato dei dati personali che alimenta una vera e propria ‘economia’, basata sullo sfruttamento commerciale delle informazioni”.L’autority ha anche avviato consultazioni per regolare l’uso dei cookie e per garantire maggiore trasparenza agli utenti dei servizi di messaggistica, anche vocale. Molta attenzione da parte del Garante, infine, anche sul pericolo derivante dall’uso di tablet e smartphone contro il quale è stato realizzato questo spot animato.


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