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Decreto del Fare in pillole

Ieri il consiglio dei ministri ha dato il via libera al primo pacchetto del governo del premier Enrico Letta a sostegno dell’economia. Sono in arrivo norme per ridurre le bollette elettriche di 550 milioni di euro; 5 miliardi di euro per sostenere le imprese che vogliono investire in macchinari; 3 miliardi di euro per opere pubbliche con la creazione di 30 mila posti di lavoro; l’impignorabilità della prima casa nel caso sia l’unico bene.

Ecco alcune delle misure:

La prima casa
La prima casa non sarà più pignorabile, a meno che non sia un immobile di pregio, e sarà aumenta da 2 a 8 il numero massimo di rate inevase per mantenere la rateizzazione del debito fiscale.

Le imprese
Saranno investiti cinque miliardi di euro per le imprese e sarà più facile l’accesso a risorse per le aziende che vogliono investire in macchinari. Per questo è previsto il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti. Sarà anche rafforzato il fondo garanzia che renderà più facile l’accesso al credito per le piccole e medie imprese.

Le opere
Saranno destinati circa tre miliardi di euro per lavori in piccole, medie e grandi opere, con almeno 30mila nuovi posti di lavoro (20mila diretti, 10mila indiretti). Due miliardi riguarderanno le opere strategiche entro la fine dell’anno, molti legati all’Expo 2015.

Le tasse
La responsabilità fiscale solidale rimarrà solo per l’Iva, mentre non ci saranno applicate alcune tasse per le barche piccole e saranno dimezzate per quelle medie.

Le scuole
Si investiranno circa 100 milioni di euro per l’edilizia delle scuole e la manutenzione degli edifici. Nell’operazione coinvolto l’Inail.

Le università
Sarà allentata la stretta al turn-over, che passa dal 20% al 50%, e questo consentirà l’assunzione di 1.500 professori ordinari e di 1.500 ricercatori. Arrivano anche risorse per gli studenti meritevoli che si spostano per andare a studiare in un’altra regione.

Internet libero
Sarà liberalizzato completamente internet. L’uso del wi-fi pubblico non sarà più richiesta l’identificazione personale degli utilizzatori, una misura che fa parte del rilancio dell’agenda digitale.


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