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Ecco i dossier del G8

Economia e diplomazia al centro del vertice G8 oggi e domani. La crescita e il lavoro, e poi l’equità attraverso una più efficace lotta all’evasione fiscale e il possibile rilancio del negoziato per l’accordo commerciale tra Europa Unita e Usa. Ma sul buon esito del G8 che si apre oggi a Lough Erne, in Irlanda del Nord, pesa soprattutto un’incognita: l’impatto che la questione siriana avrà sul vertice.

L’esordio di Letta

Al suo esordio al Vertice dei Grandi, Enrico Letta dovrà dunque affrontare questioni che vedono gli Otto divisi, e divisi al loro interno anche gli europei. Anche per questo prima dell’inizio del vertice alle 12, ci sarà una riunione tra il premier italiano, il padrone di casa David Cameron, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande.

I temi più controversi

Si cercherà di ridurre al minimo le distanze tra gli europei sui due temi più controversi: da un lato le resistenze francesi al Transatlantic Trade Investment Partnership, con la richiesta di una “eccezione culturale” al libero scambio per proteggere in particolare l’industria cinematografica transalpina, dall’altro lato le divergenze sulla Siria che vedono Italia e Germania contrarie alla cessione di armi ai ribelli e i britannici schierati invece con gli americani.

La questione siriana

Tutti dossier che Letta ha preparato a fondo in un lungo incontro ieri pomeriggio con il ministro degli Esteri Emma Bonino, di ritorno dal bilaterale con l’omologo russo Lavrov. L’Italia cerca una mediazione: evitare la fornitura di armi ai ribelli, ma cercare di coinvolgere la Russia di Vladimir Putin – che Letta incontrerà in una bilaterale – nel tentativo di fermare le violenze. Mediazione resa più complicata, ammettono da palazzo Chigi, dalla netta presa di posizione di Putin contro l’ipotesi che europei e americani riforniscano l’arsenale dei ribelli.

Le tre T al centro del vertice

In mezzo a questi temi e alle tre ‘T’ che Cameron ha indicato come agenda del vertice (trade, transparency e tax), il premier è riuscito a inserire la lotta alla disoccupazione giovanile: priorità che Letta ha già imposto al Consiglio Europeo di fine giugno, e che ora prova ad estendere anche al G8. Certo un passaggio sul tema nella dichiarazione finale del summit, Letta approfitterà dell’occasione per far sentire sulla Germania anche il peso di Barack Obama, che da Palazzo Chigi assicurano condivida pienamente l’impostazione italiana.

Il nodo Germania

Nessuna tentazione di isolare la Germania, considerato dannoso da Letta, ma comunque la speranza di agevolare una posizione di Angela Merkel più aperta rispetto alle istanze di Italia, Francia e Spagna al prossimo Consiglio Ue. Anche se a palazzo Chigi sanno bene che prima delle elezioni tedesche di settembre sarà difficile strappare a Berlino aperture sulla ‘golden rule’ per gli investimenti.



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